Diverse sfide attendono Matteo Del Fante, neo amministratore delegato di Poste Italiane. Il top manager avrà l’arduo compito di non far rimpiangere l’amministrazione, riconosciuta dagli investitori, dell’Ad uscente Francesco Caio. E per fare ciò l’Ad dovrà convincere il mercato della sua strategia e delle scelte future in tema di management.
Il mercato è in attesa di vedere quali saranno le prime mosse di Matteo Del Fante, nuovo amministratore delegato di Poste Italiane. Il nuovo manager dovrà prendere in mano le redini di un gruppo non facile per la complessità delle attività, che comprendono quattro linee di business, quasi tredicimila sportelli e circa 140 mila dipendenti. Un compito che richiede uno studio attento dei vari segmenti. Oltre a ciò, la società dei recapiti presenta una duplice natura. Una di tipo pubblico, per il servizio fondamentale che svolge nella difficile area dei recapiti, e l’altra privatistica, derivante sia dalla quotazione in Borsa, che comporta un giudizio continuo da parte degli investitori, sia dalle attività nell’area dei servizi finanziari in cui opera in un mercato concorrenziale.
Del Fante, nei suoi primi mesi in Poste, dovrà anche intervenire nella definizione della nuova prima linea manageriale, creando una squadra di manager di sua fiducia. Molte delle posizioni di vertice sono già definite, mentre alcune caselle sono ancora da completare. In particolare, risultano vacanti quelle di amministratore delegato di Poste Vita e di direttore finanziario, manager coinvolti nell’ultima tornata di nomine pubbliche. In particolare, l’ex Cfo Luigi Ferraris è andato a ricoprire il ruolo lasciato libero da Del Fante come Ad di Terna. Per quanto riguarda Poste Vita, invece, la poltrona è stata resa vacante da Bianca Farina, promossa a presidente di Poste.
Una volta sciolto il nodo delle nomine, Del Fante avrà il compito di elaborare un piano industriale gradito agli investitori ed al mercato.
In particolare, molti analisti ritengono che il piano del nuovo Ad dovrebbe portare avanti il rilancio e lo sviluppo della divisione postale, che era già sulla strada del miglioramento per aver ridotto le perdite in maniera superiore al previsto ma si trova ancora a metà del guado, e poi deve completare lo sviluppo nel settore finanziario, per il quale è stata indicata la strada dell’accordo con Anima nella gestione del risparmio, mentre nel comparto assicurativo ci sono diversi passi ancora da compiere per avvicinare la proposta commerciale a quella delle compagnie assicurative, anche attraverso la vendita di prodotti sempre più complessi. Una sfida che Del Fante, viste le esperienze nel settore finanziario prima in Jp Morgan e poi in Cassa Depositi e Prestiti, sembra pronto a cogliere.