Utility – Pioggia di acquisti sulle multi-utility e TerniEnergia (+18,1% s/s)

Il Ftse Mib ha archiviato la scorsa settimana a 20.188 punti, in rialzo dello 0,6% rispetto alla chiusura di venerdì 17 marzo. Migliore, invece, la performance del settore utility: nelle ultime cinque sedute il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un progresso di due punti percentuali chiudendo ben sopra i 24.600 punti e l’analogo paniere europeo ha guadagnato l’1,8% su base settimanale.

La scorsa settimana è stata all’insegna degli acquisti per quasi tutte le società del settore; inoltre, ben cinque società hanno aggiornato i massimi dell’ultimo anno: A2A (1,42 euro), Enel (4,3 euro), Iren (1,92 euro), Ascopiave (storico a 3,36 euro) e Falck Renewables (1,15 euro).

Fra le Big Cap in vetta la multi-utility lombarda A2A con un guadagno del 4% e Italgas (+3,6%), che venerdì ha presentato i risultati consolidati 2016 [Italgas – Il titolo supera i 4 euro dopo i conti 2016]. La matricola di Piazza Affari ha terminato l’ottava a 4,094 euro, superando così per la prima volta quota 4,062 euro, il prezzo di IPO (Initial Public Offering), avvenuta il 7 novembre 2016 dopo la separazione dalla ex controllante Snam. Si segnala inoltre che dal 20 marzo 2017 la banca centrale norvegese (Norges Bank) ha il 3,094% del capitale sociale di Italgas.

Sui massimi Enel (+1,9% s/s) con la riconferma della presidente Grieco e dell’Ad Starace nelle liste pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, principale azionista della società con il 23,585% del capitale.

Tra le Mid Cap pioggia di acquisti sulle multi-utility Iren (+7,6%) ed Hera (+1,5%). Il gruppo bolognese ha beneficiato degli ottimi risultati consolidati del 2016 [Hera – Elettricità e gestione finanziaria fanno brillare i conti del 2016], con un utile netto in crescita del 14,8% su base annua, dividendo confermato a 0,09 euro (in linea con il dividendo 2015 e con quanto indicato nel Piano Industriale) e debito ridotto a 2,56 miliardi (-92,8 milioni rispetto alla fine del 2015). Segnaliamo inoltre che circa un terzo dell’Ebitda è stato generato da attività a “Valore Condiviso”, derivante da un uso efficiente delle risorse.

Nel segmento delle Small Cap exploit per TerniEnergia, che ha messo a segno un guadagno cumulato del 18,1%, terminando sopra 1 euro. Settimana scorsa la società è stata protagonista alla Star Conference tenutasi a Piazza Affari; inoltre, ha annunciato di aver sottoscritto un contratto con STEG (Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz) per una commessa del valore di circa 12,5 milioni di dollari. L’intesa prevede la realizzazione in Tunisia di un impianto fotovoltaico della potenza complessiva di 10 MWp. Si tratta del primo impianto di taglia industriale che verrà realizzato nel paese nel quadro di una pipeline governativa del valore 1 miliardo di dollari per una capacità totale di 1 GW, che prevede l’installazione di 320 MW di impianti in capo a STEG e 680 MW promossi e sviluppati da privati. L’attività di cantiere sarà avviata entro fine marzo, mentre la conclusione dei lavori è stata prevista entro i 12 mesi successivi.

Stabili le azioni di risparmio Edison (+0,1%), che ha fatto il suo ingresso nel mercato della domotica (soluzioni per la smart home, la casa intelligente).