Prima seduta d’ottava in territorio lievemente negativo per i principali listini del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia le contrattazioni in flessione dello 0,3% a 20.124 punti, sovraperformando il Ftse 100 di Londra e il Dax di Francoforte (entrambi in flessione dello 0,6%), mentre l’Ibex 35 di Madrid e il Cac 40 di Parigi terminano rispettivamente in calo dello 0,2% e 0,1 per cento. In controtendenza il Ftse Aim Italia, ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 8.446 punti, sovraperformando sia il London Ftse Aim 100 (+0,1%) sia il London Ftse Aim All Share (-0,1%). Il volume degli scambi è risultato pari a 3.193.877 un livello inferiore alla media delle precedenti 5 sedute.
Regina della seduta H-Farm, in progresso dell’11,6% a 0,82 euro con 451.500 pezzi passati di mano, un numero di gran lunga superiore al volume medio scambiato fino ai 3 mesi precedenti. La società ha archiviato il 2016 con un valore della produzione di 32,6 milioni (+30% rispetto ai ricavi pro-forma 2015) e superiore alle stime degli analisti. Inoltre il CdA propone all’assemblea dei soci un’Opa volontaria su 2,5 milioni di azioni proprie (circa il 2,80% del capitale sociale), con una forchetta di prezzo tra 0,7 e 0,9 euro, e un’operazione di buy-back dello stesso valore. L’Opa è finalizzata a contenere eventuali anomalie delle quotazioni del titolo e a regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi legati ad un eccesso di volatilità o di scarsa liquidità degli scambi.
Attenzione anche su Health Italia che ha segnato un rialzo del 5,7% a 3,91 euro con 23.100 azioni trattate, in scia alla comunicazione dei risultati 2016. La società, approdata in Borsa lo scorso 9 febbraio e attiva nel mercato della sanità integrativa e del welfare aziendale, ha consuntivato ricavi netti consolidati aumentati del 52% a oltre 18 milioni, un Ebitda salito a 6 milioni (+36%) e un Ebit a 4,7 milioni (+42%). L’utile netto si attesta a 1,8 milioni, rispetto al sostanziale pareggio di fine 2015. Proposta la distribuzione di un dividendo di 0,081 euro per azione.
Denaro anche Assiteca che nella prima seduta d’ottava ha guadagnato il 6,9% chiudendo a 1,85 euro con 9.750 pezzi tradati. La società nella scorsa settimana non è stata oggetto di trattazioni.
Sotto pressione Italia Independent (-4,3% a 4,39 euro) con 11.400 azioni scambiate in scia alla comunicazione dell’andamento del 2016. In attesa di raccogliere i primi frutti del piano di riorganizzazione in corso, sostenuto dalla ricapitalizzazione conclusa nel dicembre scorso, i conti dell’esercizio 2016 riportano un calo del 30% dei ricavi consolidati a 27,7 milioni, il 73% dei quali realizzati nel settore eyewear (-36%). Arretrano tutti i mercati ad accezione di quello americano, dove il gruppo ha segnato vendite per 1,5 milioni (+33,7%). Ebitda negativo per 8,3 milioni e perdita operativa pari a 16,6 milioni, hanno determinato un deficit finale di 12,3 milioni (rispetto al sostanziale pareggio del 2015).
Si segnala che oggi è previsto l’inizio delle negoziazioni di Tps, holding operativa di un gruppo attivo nei servizi tecnici e di ingegneria in campo aeronautico. L’ammissione è stata preceduta dal collocamento di circa 900mila azioni a 3,2 euro ciascuna, per complessivi 2,87 milioni. La capitalizzazione si esprime in circa 19 milioni. Le risorse saranno indirizzate al sostegno dello sviluppo strategico e industriale basato su una crescita per linee esterne con l’avvio di nuove linee di business, quali la progettazione e produzione di kit aeromedicali, cui si aggiunge lo sviluppo di brevetti di progettazione e produzione su stampa 3D.
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