Nel 2016 tornano a crescere i ricavi del gruppo guidato dalla famiglia Bertoni, con un fatturato consolidato pari a 126,2 milioni (+2,4%), che consente anche il recupero di quote di mercato nei segmenti della calzetteria e dell’abbigliamento intimo. Le azioni promosse a sostegno delle vendite hanno tuttavia pesato sui margini, attestando l’Ebitda sui 7,2 milioni (-6,5%) e l’Ebit sui 4,4 milioni (-10,5%). Utile netto in calo del 14,3% a 1,6 milioni. Disponibilità finanziarie nette a fine dicembre 2016 pari a 13,9 milioni (-4,1%). Proposto il pagamento di una cedola pari a 0,04 euro (vs. 0,05 euro pagati sul 2015). Dominano le vendite sul titolo a Piazza Affari (-3%).
L’azienda mantovana ha presentato i conti dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 126,2 milioni, in crescita del 2,4% rispetto alla gestione precedente. L’incremento del fatturato arriva dopo diversi anni di contrazione, grazie alle performance positive dei brand “Oroblù” e “Well”, che hanno guadagnato quote di mercato nei rispettivi segmenti della calzetteria e abbigliamento intimo.
Tuttavia i maggiori investimenti pubblicitari effettuati a sostegno delle vendite e le azioni di riorganizzazione commerciale in corso hanno contenuto in 7,2 milioni l’Ebitda (-6,5%), attestando l’Ebit sui 4,4 milioni (-10,5%), pari al 3,5% dei ricavi (-50 punti base).
Contrazione che si riflette sull’utile netto, sceso da 1,9 a 1,6 milioni (-14,3%).
A fine dicembre scorso il gruppo presentava disponibilità finanziarie nette pari a 13,9 milioni, in leggera diminuzione rispetto ai 14,5 milioni di un anno prima.
Il CdA proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,04 euro (vs. 0,05 euro pagati sul 2015), per complessivi 1,3 milioni.
Dominano le vendite a Piazza Affari sul titolo Csp International. Intorno alle 15:20 l’azione passa di mano a 1,2 euro in ribasso del 3% circa rispetto alla chiusura di ieri, a fronte di un Ftse Mib in crescita dello 0,4 per cento.