Il gruppo, attivo nel settore del cognitive computing e della text analytics, ha archiviato l’esercizio 2016 con ricavi da vendite e prestazioni per 23,4 milioni, in aumento del 42,6% su base annua. Tale incremento è ascrivibile al mercato europeo e nord americano, oltre all’effetto del consolidamento di Temis, inclusa nel perimetro del gruppo dall’ultimo trimestre del 2015, e allo sviluppo organico del mercato interno.
I forti investimenti effettuati dal gruppo, finalizzati all’innovazione tecnologica e all’espansione internazionale del business, condizionano negativamente i margini operativi e l’Ebitda al 31 dicembre 2016 è negativo per 2,2 milioni, a fronte di un importo positivo di 1,5 milioni del 2015. Il Mol sconta in particolare gli elevati costi della struttura organizzativa delle controllate estere, che hanno inciso prevalentemente sul costo del personale passato da 11,3 a 18,5 milioni.
Il peso degli investimenti si riflette anche su ammortamenti e accantonamenti, che ammontano complessivamente a 6,3 milioni e mostrano una crescita del 20,3% su base tendenziale. Nel dettaglio, 4,1 milioni sono legati agli investimenti di natura tecnologica, fondamentali per il comparto ad altissima innovazione in cui opera l’azienda, mentre i rimanenti 2,2 milioni sono riferibili all’ammortamento della differenza di consolidamento originatasi dalle recenti operazioni di acquisizione.
In considerazione di quanto descritto, l’Ebit dell’esercizio è negativo per 8,5 milioni, a fronte di un deficit di 3,8 milioni nel 2015.
Il 2016 si chiude con una perdita netta di 8,1 milioni, che si confronta con un rosso di 3,3 milioni nell’esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta è rimasta sostanzialmente invariata e pari a 11,1 milioni.
Commento
I risultati del 2016 mostrano un netto incremento dei ricavi, che riflette il processo di espansione intrapreso dalla società per affermarsi a livello internazionale fra i più importanti player del settore. Una tendenza confermata anche dalla percentuale di fatturato realizzata sui mercati esteri, pari al 61% del totale.
Expert System, infatti, si è affermata in breve tempo come il più grande “pure player” semantico a livello europeo nell’ambito della text analytics e del cognitive computing e può vantare un presenza significativa anche sul mercato statunitense, il più importante a livello globale.
I margini operativi negativi scontano i forti investimenti effettuati nell’ultimo triennio, ma dal 2017 il gruppo dovrebbe riportare un notevole miglioramento della gestione caratteristica, beneficiando anche dalla crescente attenzione al mercato di riferimento, che porterà le aziende ad incrementare progressivamente i budget dedicati all’intelligenza artificiale.
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