Entro il 2018 la società guidata da Tomaso Tommasi di Vignano realizzerà un nuovo impianto a S. Agata Bolognese, dove i rifiuti organici saranno soggetti a un processo di biodigestione anaerobica per la produzione di biogas. Sarà la prima multi-utility in Italia a farlo.
L’iter autorizzativo è stato completato e a breve partiranno i lavori; il progetto ha dimensioni significative e comporterà un investimento di 30 milioni.
Nel dettaglio, da 100mila tonnellate di rifiuto organico delle famiglie, cui si sommeranno 35mila tonnellate dalla raccolta di verde e potature, l’impianto consentirà ogni anno la produzione a regime di 20mila tonnellate di fertilizzante naturale di alta qualità (compost) e 7,5 milioni di metri cubi di biometano. Quest’ultimo è un combustibile sostenibile e rinnovabile al 100% che eviterà l’utilizzo di oltre 6mila tonnellate equivalenti di petrolio annue pari a 14.600 tonnellate di anidride carbonica evitate.
Già da anni Hera produce biogas per la generazione di energia elettrica rinnovabile, attraverso i biodigestori e le discariche; ora, però, si tratta di raffinarlo per farne del biometano analogo a quello che alimenta i mezzi o scorre nei tubi di casa. Il biometano potrà così diventare carburante per alimentare mezzi privati o del trasporto pubblico o per usi domestici, con immediati benefici per la qualità dell’aria.