Mercati – Ftse Mib chiude a +1% con Saipem e Tenaris sugli scudi

Seduta positiva per le borse europee che accelerano nel finale e chiudono in prossimità dei massimi di giornata, complici anche il buon andamento di Wall Street e il rimbalzo del petrolio. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni con un +1% a 20.330 punti, anche grazie alla discesa dello spread. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+1,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%).

I mercati sembrano aver mostrato una buona resistenza al primo vero fallimento politico di Trump e, digerito il flop della vicenda Obamacare, ora guardano alle prossime sfide del neo presidente per verificare se la nuova amministrazione Usa avrà realmente la forza di realizzare le politiche di stimolo alla crescita economica.

Intanto il dollaro si è stabilizzato nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD in area 1,086 e l’USD/JPY a 110,5, in attesa dei numerosi interventi dei membri della Federal Reserve in calendario questa settimana. In particolare, è previsto questa sera un discorso a Washington del presidente Janet Yellen, da cui potrebbero emergere nuove indicazioni sul ritmo dei rialzi dei tassi di interesse nel corso del 2017.

Tra le materie prime, recupera terreno il petrolio con il Brent (+1,7%) a 51,6 dollari e il Wti (+1,7%) a 48,6 dollari, anche grazie alla notizia del blocco della produzione da parte della milizia di guardia di alcuni giacimenti in Libia a causa di una disputa per i salari arretrati.

In calo infine i rendimenti obbligazionari anche grazie del ritorno di una minore avversione al rischio. Lo spread Btp-Bund scende in area 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,15 per cento.

Tornando a Piazza Affari, particolarmente brillanti i petroliferi TENARIS (+7,7%), all’indomani della partecipazione del Ceo, Paolo Rocca, alla “Scotia Howard Weil 2017 Energy Conference” di New Orleans, e SAIPEM (+6,5%), che ha beneficiato anche di un report positivo di Goldman Sachs. La banca d’affari americana ha confermato la raccomandazione ‘buy’ sul titolo e alzato il target price a 0,57 euro.

Rialzo più contenuto per ENI (+0,5%), mentre Eni Gas and Power France ha cominciato ad operare anche nel mercato dell’elettricità per i privati. La società del gruppo italiano detiene un portafoglio di 700 mila clienti e punta a raggiungerne più di un milione unendo gas ed elettricità da qui alla fine dell’anno.

Ben intonati anche i bancari con BANCO BPM (+0,7%) che ha avviato la riorganizzazione delle attività nel private banking. Un processo che dovrebbe durare fino a giugno e prevede per Banca Aletti un ruolo di polo nel settore, con 35 miliardi di asset in gestione, corrispondenti al 10% del mercato. Denaro anche su UNICREDIT (+1,7%), UBI (+1,4%) e BPER (+0,6%).

Nell’automotive ancora acquisti su FERRARI (+1,5%), che segna un nuovo massimo intraday a 69,15 euro. In rialzo anche FCA (+2,9%) che trascina con sé EXOR (+1,9%).

Ancora vendite infine su BUZZI (-1,8%) che scivola in fondo al listino insieme a RECORDATI (-0,9%), con quest’ultima che ha risentito del downgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘buy’.