Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, a cui si allineano in avvio anche i listini americani con una partenza piatta. Intorno alle 15:50 il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,3% in area 20.180 punti. Bene il Dax di Francoforte (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), mentre il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi sono più arretrati, quest’ultimo sulla parità.
Gli investitori sembrano aver archiviato il fallimento di Trump sulla riforma sanitaria per concentrarsi sui numerosi interventi di membri della Federal Reserve in calendario questa settimana. In particolare, è previsto questa sera un discorso del presidente della banca centrale, Janet Yellen, da cui potrebbero emergere indicazioni sul ritmo di rialzo dei tassi di interesse nel corso del 2017.
Nel frattempo sul Forex, il dollaro, reduce dalla peggior settimana dell’era Trump, si è stabilizzato nei confronti delle altre valute, con il cambio EUR/USD in area 1,086. Recupera terreno lo yen, riportando l’USD/JPY a 110,2 e il cross con l’euro a 119,8.
Tra le materie prime resta ben intonato il petrolio, con il Brent e il Wti in rialzo dello 0,9% rispettivamente a 51,4 e a 48,2 dollari al barile, sostenuto anche dal Ministro iraniano del petrolio secondo cui sarebbe probabile un prolungamento dei tagli alla produzione. Tornano in rialzo anche i metalli preziosi, con l’oro a 1.257 dollari e l’argento a 18,19 dollari l’oncia.
Giornata povera di spunti sul fronte macro, con l’Istat che ha diffuso i dati sugli ordini all’industria di gennaio, in contrazione del 2,9% su base mensile a fronte del 2,6% atteso. Negli Stati Uniti è atteso a breve il rapporto di marzo sulla fiducia dei consumatori, mentre il dato preliminare sulle scorte all’ingrosso di febbraio ha riportato un incremento mensile dello 0,4 per cento.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende in area 176 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo al 2,15%, mentre il governo sta predisponendo la manovra di correzione dei conti pubblici richiesta da Bruxelles.
A Piazza Affari continua a volare TENARIS (+5%), all’indomani della partecipazione del Ceo Paolo Rocca, alla “Scotia Howard Weil 2017 Energy Conference” di New Orleans, agevolata anche dal rimbalzo del petrolio così come SAIPEM (+2,8%).
Bene MONCLER nel settore del lusso (+1,9%) e FCA nell’automotive (+0,9%), che agevola anche EXOR (+1%).
Proseguono gli acquisti sui bancari, tra cui BANCO BPM (+0,8%) che ha avviato la riorganizzazione delle attività nel private banking. Un processo che dovrebbe durare fino a giugno e prevede per Banca Aletti un ruolo di polo nel settore, con 35 miliardi di asset in gestione, corrispondenti al 10% del mercato.
Positive anche BPER (+0,4%), UBI (+0,7%), UNICREDIT (+0,9%) e INTESA (+0,1%), che ha fissato oggi una riunione del board per discutere sullo smaltimento di npl.
Scivola in fondo al listino RECORDATI (-1,8%) dopo il downgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘sell’, mentre continua ad essere penalizzata BUZZI a -1,6 per cento.
Poco mossa LEONARDO (-0,2%) che ha ricevuto un nuovo ordine di elicotteri dal Governo del Pakistan, con consegne a partire dal 2018.