Utility – Settore ancora in rialzo, ma Terna scende (-0,7%)

Tutte le principali Borse europee hanno chiuso la seduta di ieri con buoni rialzi, incluso il Ftse Mib di Milano (+1%). In vetta al principale listino di Piazza Affari Tenaris (+7,7%) e Saipem (+6,5%), trainate dal rialzo del prezzo del petrolio. Con un progresso di mezzo punto percentuale il paniere italiano delle utility e delle rinnovabili si è avvicinato alla soglia dei 25mila punti; +0,6% per l’Euro Stoxx 600 Utilities.

Fra le Big Cap acquisti su A2A (+1,3%), con un nuovo massimo da oltre 7 anni a quota 1,42 euro in attesa dei risultati definitivi del 2016 e del Piano Strategico 2017-2021, che verranno approvati dal CdA il prossimo 3 aprile. La multi-utility è salita dal 66 al 75% in ASVT (Azienda Servizi Valtrompia) per un controvalore di 1,58 milioni. È scesa dello 0,7% invece Terna, ieri terzultimo titolo del Ftse Mib.

Tra le società a media capitalizzazione stabile Hera (+0,1%), che entro il 2018 realizzerà un nuovo impianto a S. Agata Bolognese, dove i rifiuti organici saranno soggetti a un processo di biodigestione anaerobica per la produzione di biogas. Il progetto comporterà un investimento di 30 milioni. Da 135mila tonnellate di rifiuti organici, l’impianto consentirà ogni anno la produzione a regime di 20mila tonnellate di compost e 7,5 milioni di metri cubi di biometano. Quest’ultimo sarà raffinato e potrà così diventare carburante per alimentare mezzi privati o del trasporto pubblico o per usi domestici, con immediati benefici per la qualità dell’aria.

Tra le Small Cap si segnala il +33,2% di ErgyCapital, i cui risultati consolidati 2016 hanno evidenziato una perdita netta quasi dimezzata a 1,42 milioni e un indebitamento finanziario netto sceso a 57,67 milioni. Prese di profitto su TerniEnergia (-4,8%) dopo i fortissimi rialzi dei giorni precedenti (+32,4% in cinque sedute).