Aim – In luce Safe Bag, attenzione su Net Insurance

Ieri chiusura contrastata per le borse europee, dopo la partenza incerta di Wall Street e senza beneficiare troppo del rialzo del petrolio. A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un calo dello 0,3% a 20.276 punti, appesantito dalla debolezza dei bancari. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), mentre hanno chiuso in positivo il Dax di Francoforte (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%). In positivo il Ftse Aim Italia, che ha riportato un rialzo dello 0,5%, sottoperformando il London Ftse Aim 100 (+0,6%) e in linea con il London Ftse Aim All Share (+0,5%). In calo il  volume medio degli scambi, che si è attestato a 3.451.116 titoli trattati, un livello al sotto dei volumi registrati nelle 5 sedute precedenti.

In evidenza ancora Tps nella seconda giornata di contrattazioni. Il titolo ha segnato un guadagno del 18,9% rispetto al giorno del debutto, con 115.000 azioni trattate.

Seduta positiva per Safe Bag, che ha riportato un guadagno del 14,7% scambiando 97.000 titoli. Acquisti anche su Siti B&T, che ha segnato un rialzo del 4,4% con 31.800 azioni trattate, performance in scia all’approvazione da parte del Cda del bilancio 2016, che ha riportato un utile netto consolidato complessivo normalizzato pari a 9,7 milioni (+33,2% sul 2015) . Il valore della produzione si è attestato  pari a 209 milioni (+14,3%), mentre l’Ebitda consolidato è risultato pari a 18,9 milioni (+9,3%).

Attenzione su Net Insurance, che nel giorno della presentazione del bilancio 2016 ha segnato un rialzo del 6,1% con 7.650 titoli trattati. Nel 2016 i premi lordi consolidati di 66,4 milioni, in calo del 22% rispetto al 2015. In relazione alla contrazione della produzione nel ramo Altri Danni a Beni nonché al decremento del 26,9% dei premi lordi contabilizzati nel ramo vita. Sia l’Ebitda sia l’Ebit sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, raggiungendo rispettivamente 2 milioni e 4 milioni, grazie al sensibile miglioramento dei conti tecnici grazie alla riduzione degli oneri relativi alla componente dei servizi liquidati. L’esercizio si chiude con un deficit ridotto a 2,4 milioni dai 12,2 milioni del 2015. La società mantiene un buon livello di solvibilità con un Solvency ratio pari al 123 per cento.

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