Bomi Italia (Aim) – La redditività sconta la crescita esterna nel 2016

Il Cda di Bomi Italia, attiva nella logistica biomedicale e nella gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, ha approvato il bilancio del 2016.

Nel 2016 il gruppo ha realizzato un fatturato di 100,9 milioni, in crescita del 27,8% rispetto al 2015 (+30,6% a parità di cambi), grazie alla crescita organica (+5,7%) e all’ampliamento dell’area di consolidamento (+22,1%).

Si segnala che oltre il 67% del giro d’affari del gruppo è realizzato all’estero, in particolare circa il 38% deriva dal Brasile.

L’Ebitda contiene la crescita al 6%, fissandosi a 8,7 milioni una dinamica che sconta soprattutto la fase di start-up di nuovi contratti con importanti clienti in Turchia, Perù e Colombia perfezionati nella seconda metà del 2016. L’Ebit adjusted, al netto di poste straordinarie, si riduce del 6,7% a 5,3 milioni, dopo aver contabilizzato ammortamenti aumentati del 33,8% a 3,5 milioni.

I conti recepiscono poi minori oneri finanziari netti pari a 1,2 milioni (-33,9%), cui seguono oneri netti non ricorrenti per 1,5 milioni (+69,6% sul 2015). Questi ultimi includono tra gli altri 0,5 milioni di consulenze per operazioni straordinarie e 0,4 milioni di incentivi all’esodo di personale dimissionario riferiti in gran parte alla controllata brasiliana.

Il conto economico si chiude con un utile netto di competenza dei soci di 0,5 milioni, in diminuzione rispetto a 1,2 milioni del 2015.

 

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto aumenta da 9,6 milioni di fine anno 2015 a 15,9 milioni, in presenza di investimenti che hanno assorbito circa 13 milioni solo in parte compensati dal flusso positivo generato dalla gestione caratteristica che ha apportato circa 6 milioni.

Il 2016 è stato per Bomi un anno di crescita dimensionale e nel 2017 sarà impegnato nel raggiungere sinergie ed economie di scala all’interno del gruppo che potranno aumentarne la competitività e il valore. In tale direzione vanno interpretate le scelte più recenti in ambito di M&A, quali la penetrazione in alcuni servizi a valore aggiunto quali l’Home Care Delivery.