El.En – La divisione industriale, un’opportunità per crescere ancora

Il business dei laser per applicazioni industriali ha registrato una forte accelerazione nel 2016 soprattutto in Cina e presenta le potenzialità per continuare a crescere anche in futuro. Il gruppo fiorentino si prepara infatti a lanciare la sfida ai player di riferimento del settore, puntando sul costante impegno nell’attività di R&D e sull’aumento degli investimenti in strutture produttive per raggiungere una maggior penetrazione nei mercati ritenuti più interessati.

Il 2016 è stato l’anno dei record per El.En, con un aumento dei ricavi del 16,1% a 252,6 milioni grazie al buon andamento della domanda in entrambi i settori di attività, medicale e industriale.

In particolare, è stata proprio quest’ultima divisione, che esprime circa il 35% del fatturato totale, a mostrare il tasso di crescita maggiore, segnando un +23% su base annua a 87 milioni. I sistemi laser per il taglio piano e per la marcatura, infatti, sono stati quelli ad evidenziare il tasso di sviluppo più consistente ed è proprio su questi sistemi che vengono montate la maggior parte delle sorgenti a media e bassa potenza.

Il business industriale, un cenno alla storia

La divisione è nata inizialmente come costola di quella medicale, salvo poi delinearsi in maniera più netta con l’acquisizione di Valfivre Italia, azienda storica nel panorama delle sorgenti e dei sistemi laser.

Con l’aggiunta di tale know-how, che ha permesso una maggiore differenziazione delle sorgenti laser a CO2  già impiegate soprattutto in ambiti medicali alle basse potenze, è iniziata la crescita di questo business, con la creazione di aziende dedicate alla costruzione di sistemi di taglio e marcatura.

Oggi infatti il gruppo può contare su società come Cutlite Penta, Lasit e le due cinesi Penta Chutian e Penta Laser Wenzhou, che garantiscono la presenza diretta nei mercati di riferimento di El.En.

L’ultima tecnologia sviluppata, i laser a CO2 slab eccitati a radiofrequenza, hanno definitivamente lanciato la divisione industriale, garantendo una maggiore visibilità nel mercato internazionale grazie a soluzioni innovative che stanno ricevendo notevole attenzione da parte dei sistemisti utilizzatori.

Lo sviluppo di tali prodotti in campi meno presidiati dalla concorrenza rappresenta quindi quell’ulteriore ampliamento della gamma per sostenere la crescita futura, che sarà supportata anche dall’evoluzione dei sistemi di scansione galvanometrici, prodotti con tecnologia totalmente di proprietà El.En.

Le priorità strategiche

Dopo il forte sviluppo evidenziato nel 2016, la sfida che si pone ora davanti al gruppo fiorentino è quella di riuscire a rendere sostenibile nel medio termine la crescita. Un obiettivo da perseguire tramite il costante impegno nell’attività di R&D, investimenti a livello di strutture produttive e ulteriore penetrazione nei mercati a maggiori potenzialità.

Come spiega Giovanni Masotti, responsabile della divisione Industriale di El.En, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando riguardano l’ampliamento della gamma in termini di potenze e lunghezze d’onda oltre quella fondamentale, la stabilizzazione di una produzione in crescita e l’aumento della riconoscibilità del marchio sul mercato industriale internazionale”.

Alla divisione industriale fanno capo sostanzialmente due business unit, quella relativa alle sorgenti e quella dei sistemi. In particolare quest’ultima, rappresenta il segmento che porta i numeri più consistenti ed è costituita da realtà che si occupano di sistemi di taglio e marcatura, che hanno presentato trend di crescita a doppia cifra.

“Ed è proprio su questi sistemi che vengono montati la maggior parte delle nostre sorgenti a media e bassa potenza. Un segmento da cui abbiamo ottenuto risultati più che soddisfacenti, con la business unit delle sorgenti e sistemi di scansione per applicazioni industriali che ha chiuso lo scorso esercizio con una quota di mercato di circa il 2%”.

In particolare, i prodotti che esprimono i numeri più interessanti in valore assoluto sono quelli per il taglio dedicati alle aziende manifatturiere, che nel 2016 hanno mostrato un tasso di crescita che ha sfiorato il 30%.  Positivo l’andamento su tutti i principali mercati di riferimento ed in particolare su quello cinese per i sistemi prodotti e distribuiti dalle realtà locali controllate dalla Cutlite Penta, che detiene buona parte della tecnologia utilizzata.

Infatti “ad oggi la Cina rappresenta il mercato che presenta i numeri più interessanti e che ha il peso maggiore in termini di fatturato per i sistemi industriali e in prospettiva anche per le sorgenti” conferma Masotti.

“L’azienda che produce sistemi in Cina per il mercato locale è letteralmente esplosa, portando risultati di crescita molto importanti. È un’area in cui stiamo dedicando notevoli risorse, senza comunque tralasciare i mercati europeo e nord americano, alimentando lo sviluppo anche attraverso il nuovo stabilimento realizzato a Wenzhou”.

Il tutto senza dimenticare le potenzialità della business unit delle sorgenti, “quella in cui vi sono le maggiori novità in termini di approccio al mercato” prosegue il manager. “Tale area, infatti, è sempre stata destinata a servire i nostri sistemi interni, mentre ora intendiamo uscire direttamente sul mercato come marchio diretto”.

I prossimi mesi

Nei prossimi 18-24 mesi “ci concentreremo quindi sulla presa di coscienza del potenziale della nostra divisione industriale, che ci sta guidando in un processo di cambiamento di atteggiamento nei confronti del mercato, da un precedente basso profilo, imposto dalle dimensioni ridotte del nostro business, ad un approccio più proattivo. Ciò si traduce in maggiori sforzi verso un’attività di marketing e vendita più potente, supportata da un approccio interno world-class qualityoriented”.

Un impegno destinato a cogliere le opportunità di un mercato atteso in buona espansione, con un tasso medio annuo di crescita al 2020 in area high-single digit. In questo contesto risulta comunque difficile prevedere le dimensioni che El.En potrà raggiungere nel settore, data la presenza di molteplici nicchie senza grossi mercati di riferimento.

Da sottolineare però che “la stampa digitale sta tirando la volata al cosiddetto digitalconverting, ovvero la fustellatura digitale, insieme alle applicazioni nella produzione di capi in jeans, un settore con produzioni di unità elevatissime, dove il laser sta progressivamente sostituendo la maggior parte delle lavorazioni convenzionali”.

“Sommando poi le applicazioni nel segmento dell’elettronica e il fatto che noi siamo attori ancora abbastanza nuovi nel settore delle sorgenti laser per l’industria, è plausibile ritenere che si possa superare una quota del 5% del mercato di riferimento”.

La possibilità di M&A

Un discorso parallelo è rappresentato dalla possibilità di effettuare operazioni di M&A, considerando da un lato la disponibilità di cassa di El.En, che al 31 dicembre 2016 poteva contare su una posizione finanziaria netta positiva per oltre 80 milioni, e dall’altro la valutazione interessante del gruppo, che la rende un potenziale target appetibile per player di maggiori dimensioni.

Inoltre, il settore sta conoscendo un certo fermento in tal senso, come dimostra anche l’acquisizione della tedesca Rofin da parte dell’americana Coherent lo scorso novembre. Quest’ultima si è vista costretta a cedere le attività del gruppo tedesco in Uk, realtà totalmente sovrapposte alla produzione di El.En.

“Un’operazione che rappresenta per noi un’eccezionale occasione di visibilità” afferma Masotti “in quanto il mercato teme la riduzione di attori di qualità. Per questo stiamo cercando di aumentare la nostra visibilità e credibilità tramite azioni di comunicazione e investimenti per far apprezzare i nostri prodotti in mercati per noi nuovi, con clienti che siano in grado di accettare la sfida di lasciare i marchi di riferimento per sposarsi con un’azienda giovane nel settore e con prodotti dalle caratteristiche di marketing a livello di innovazione, affidabilità e convenienza”.

“Visti i movimenti di M&A, soprattutto nel settore delle sorgenti, stiamo valutando anche questa strada per dare un ulteriore impulso alla crescita, che avverrà comunque principalmente per via organica e senza togliere risorse all’attività di R&D e a livello di sviluppo di strutture produttive”.

“Potremmo valutare anche possibili acquisizioni di business unit di concorrenti che ci potrebbero permettere grossi balzi in avanti a livello di porzioni di mercato”, prosegue il responsabile della divisione, “ma ovviamente eventuali operazioni verranno prese in considerazione solo se ritenute interessanti e in grado di creare valore”.

Le criticità

Le sfide che si presentano ad El.En sono sicuramente interessanti e potenzialmente in grado di garantire una crescita sostenuta dei risultati del gruppo, ma non sono prive di insidie.

In particolare, “ le principali criticità che dovremo affrontare riguardano le dimensioni molto maggiori delle nostre dei player più importanti del settore, come i produttori americani Coherent e Synrad, oltre alla cinese Hans”.

“Anche se ancora non presenti nel mondo occidentale, inoltre, si stanno facendo sempre più spazio alcuni produttori orientali con qualità crescente”.

Il mercato mondiale ad oggi è stimato pari a circa 300 milioni di euro, nel quale “siamo posizionati al 3-4 posto a livello qualitativo, ma di cui deteniamo ancora una percentuale molto ridotta”.

Inoltre El.En si trova ad affrontare le classiche difficoltà di un’azienda nuova del settore, cercando di farsi conoscere ed apprezzare dal mercato per conquistare quote alle società già presenti sulla piazza.

“Abbiamo un marchio ancora tutto da costruire in questo mercato, per cui dobbiamo cercare di aumentare la nostra visibilità per lanciare la sfida a gruppi ben più grandi del nostro e con una presenza già consolidata”.