Il gruppo cantieristico italiano archivia il quarto trimestre 2016 consolidando la ripresa avviata nei trimestri precedenti e facendo anche meglio delle attese di mercato. I ricavi si attestano a 1.199 milioni (+4,2% a/a; -0,3% t/cons), mentre l’Ebitda si fissa a 82 milioni (+78,3% t/cons) mantenendo la redditività a livelli interessanti (6,8%, +300 basis point t/cons). L’utile è pari a 7 milioni. Risultati che permettono al management di confermare la guidance 2016. Il titolo, a seguito della pubblicazione del trimestre, è schizzato in borsa segnando un guadagnando del 3 per cento, con volumi molto elevati a 12,1 milioni di pezzi scambiati.
Fincantieri presenta un quarto trimestre in progresso, con risultati operativi in netto miglioramento e sopra le attese, redditività su alti livelli e indebitamento finanziario netto inferiore a quello al 30 settembre 2016. Un trimestre che permette al gruppo di centrare la guidance 2016 e rimanere dunque allineato al Piano Industriale 2016-2020.
Nel dettaglio i ricavi del quarto trimestre 2016 registrano una crescita a/a del 4,2% a 1.199 milioni e in linea con le attese. L’Ebitda è pari a 82 milioni, in netto miglioramento dal rosso di 32 milioni e battendo le attese del mercato ferme a 46 milioni (+78,3% t/cons). La redditività è al 6,8% (+300 basis point). Un livello importante che conferma la ripresa della redditività dei due trimestri precedenti. La gestione caratteristica chiude con un Ebit di 52 milioni, (+188,9% t/cons) e una redditività al 4,3 per cento, sopra alle attese del mercato del 2,8 per cento. L’utile si fissa a 7 milioni, dal rosso di 120 milioni del pari periodo 2015.
L’indebitamento finanziario netto, che non ricomprende i construction loans, ammonta a 615 milioni, migliore sia rispetto al consensus a 732 milioni che al dato al 30 settembre fermo a 625 milioni. La maggior parte dell’indebitamento di gruppo è relativo al finanziamento di attività correnti riconducibili alla costruzione di navi da crociera ed è quindi strettamente legato al finanziamento del capitale circolante netto. Per contro il capitale immobilizzato è finanziato principalmente con mezzi propri e per la parte restante con altre fonti di finanziamento a lungo termine.
Rispetto al dato al 31 dicembre 2015 l’indebitamento è aumentato di 177 milioni. La variazione è prevalentemente dovuta alle dinamiche finanziarie tipiche del business delle navi da crociera che registra una significativa crescita dei volumi rispetto all’esercizio precedente, con tre unità in consegna nei primi tre mesi del 2017.