Mercati – Ftse Mib in flessione (-0,2%), spread Btp-Bund in aumento a 182 bp

Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, con variazioni contenute entro pochi centesimi di punto percentuale. Intorno alle 11:50 il Ftse Mib scambia in ribasso dello 0,2%, il Ftse 100 cede lo 0,1%, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex di Madrid sono sostanzialmente invariati mentre il Dax di Francoforte guadagna lo 0,1 per cento.

Il pomeriggio potrebbe offrire qualche spunto macroeconomico significativo, con le stime preliminari di marzo sull’inflazione tedesca e i dati definitivi sul Pil statunitense del quarto trimestre. In mattinata sono stati diffusi gli indicatori relativi al sentiment economico di marzo nell’Eurozona, sostanzialmente stabile su base mensile a 107,9 punti, e sulla fiducia dei consumatori (-5 punti contro i -6,2 di febbraio).

Intanto sul mercato dei cambi il dollaro continua a recuperare terreno, in attesa dei dati macro, riportando l’EUR/USD in area 1,074 e l’USD/JPY a 111,25. La moneta unica si deprezza anche nei confronti della sterlina, all’indomani dell’avvio ufficiale della Brexit (EUR/GBP a 0,864), oltre che rispetto allo yen (EUR/JPY a 119,4).

Tra le materie prime, il petrolio consolida i guadagni della seduta precedente in scia alla riduzione delle scorte complessive Usa, con il Brent (-0,5%) a 52,3 dollari e il Wti (-0,2%) a 49,4 dollari. In lieve calo l’oro, a 1.249 dollari l’oncia e l’argento, a 18,16 dollari, penalizzati anche dalla risalita del biglietto verde.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di 5 bp in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,15 per cento. In mattinata si è svolta l’asta dei Btp aventi scadenza 5 e 10 anni, con il rendimento medio di questi ultimi al 2,25%, in calo rispetto al 2,28% di febbraio.

A Piazza Affari gli acquisti premiano i petroliferi, con TENARIS (+2,3%), SAIPEM (+1,4%) ed ENI (+0,7%) tra i migliori del Ftse Mib. Saipem ha anche collocato con successo un bond a tasso fisso da 500 milioni a 5 anni.

Sottotono i bancari, tutti preceduti da segno meno ad eccezione di BPER, sostanzialmente invariata. Cede mezzo punto percentuale anche UBI, che ha portato a termine la riorganizzazione del Corporate & Investment Banking e del Private Banking, creando due strutture a ciò dedicate in cui sono stati fatti confluire le imprese e i clienti precedentemente seguiti dalle ex banche reti.

Poco mossa BUZZI (+0,1%) in attesa dei risultati definitivi del 2016, mentre sale TELECOM ITALIA (+1%) con Vivendi che starebbe pensando di proporre Arnaud De Puyfontaine alla presidenza.

Fuori dal listino principale, proseguono gli acquisti su FINCANTIERI (+3,3%) che ha pubblicato ieri a mercati chiusi risultati 2016 sopra le attese.