Il gruppo editoriale controllato da Monrif conclude il piano triennale di riorganizzazione editoriale ed industriale riportando in utile per 0,8 milioni la gestione 2016 (rispetto alla perdita di 2,5 milioni del 2015). I ricavi consolidati scendono da 154,3 a 142,5 milioni, ma l’Ebitda adjusted (+2,4%) e l’Ebit adjusted (+16,5%) beneficiano di minori costi operativi e crescono rispettivamente a 16,7 e 6,3 milioni. Indebitamento finanziario netto in calo di 10 milioni rispetto ad un anno prima a 41,7 milioni. Dopo la presentazione dei risultati il titolo ha incrementato gli scambi a Piazza Affari con un progresso che intorno alle 16:00 supera l’8 per cento.
Il CdA della casa editrice dei quotidiani il Resto del Carlino, La Nazione ed Il Giorno ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 142,5 milioni, in calo del 7,7% rispetto alla gestione precedente.
In dettaglio il fatturato derivante dalla vendita di prodotti editoriali ha riportato una flessione del 2,8% in parte dovuta a due giorni di agitazione sindacale che non hanno consentito la normale produzione dei quotidiani. L’incremento del prezzo di vendita di 0,10 euro per tutti i quotidiani editi dal gruppo, operato già dal 1° agosto 2015, ha parzialmente attenuato l’effetto economico dovuto al calo della diffusione.
I ricavi pubblicitari consolidati si riducono complessivamente del 7,2 per cento, sia per la minore raccolta sui quotidiani cartacei (6,2%), che per la riduzione della raccolta online (-6,1%) per effetto delle minori concessioni gestite (-2,9% a perimetro omogeneo).
Gli interventi di riorganizzazione editoriale ed industriale (tra cui l’affitto dell’azienda di stampa commerciale di Poligrafici Printing), abbinati agli interventi sul costo del lavoro, sia strutturali che congiunturali, hanno determinato una diminuzione dei costi operativi consolidati di 8,7 milioni (-11%) e del costo del lavoro per 3,9 milioni (-5,8%).
Riduzione di costi che ha consentito una crescita sia dell’Ebitda adjusted (+2,4%), che dell’Ebit adjusted (+16,5%) pari rispettivamente a 16,7 e 6,3 milioni. Il gruppo conclude il piano di riorganizzazione avviato nel 2014 riportando in utile per 0,8 milioni l’esercizio (a fronte della perdita di 2,5 milioni del 2015).
Nell’ultimo triennio, è migliorato anche l’indebitamento finanziario netto passando dai 78,4 milioni di fine 2013 ai 41,7 milioni al 31 dicembre 2016. I risultati gestionali del gruppo ed il rispetto dei parametri finanziari registrati nel precedente esercizio, hanno permesso, nel marzo 2016, la revisione degli accordi previsti nella Convenzione bancaria con la riduzione dello spread applicato sulle linee per cassa, la proroga dell’accordo fino al 31 dicembre 2017 ed il mantenimento delle linee di credito a breve termine.
Il management ha inoltre definito un pre-accordo con gli istituti finanziari al fine di risolvere l’attuale Convenzione ed ottenere un finanziamento in pool, organizzato da Banca Imi, con le principali banche italiane, della durata di 6 anni.
Intorno alle 16:00 il titolo Poligrafici Editoriale scambia a Piazza Affari vicino ai 20 euro, con un progresso superiore all’8 per cento, in un mercato sostanzialmente flat.