Mercati – Ftse Mib in marginale rialzo (+0,2%), Buzzi e Campari in luce

Seduta incolore per le borse europee, che poco prima delle 16:00 scambiano ancora contrastate e poco distanti dalla parità, complice anche l’avvio debole di Wall Street.

Il Ftse Mib di Milano mostra un lieve progresso (+0,2%) sopra i 20.400 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,1%, il Cac 40 di Parigi è flat, mentre l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%) sono lievemente in flessione.

L’attenzione degli investitori internazionali si concentra questo pomeriggio su una serie di dati macro a stelle e strisce e sull’ultima tornata di interventi dei membri della Federal Reserve, dopo che in settimana diversi esponenti della Banca centrale hanno sostanzialmente confermato altri due rialzi nel 2017.

La mattinata europea è stata invece costellata di appuntamenti macro, tra cui la stima flash di marzo sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo, che ha evidenziato una crescita su base annua dell’1,5%, inferiore alle stime degli analisti (+1,8%) e alla rilevazione di febbraio (+2,0%). Sottotono anche le stime preliminari dell’Istat sui prezzi al consumo di marzo a livello nazionale.

Dati che probabilmente raffreddano le ipotesi, affiorate dopo l’ultimo meeting della Bce, di un allentamento della politica monetaria ultra accomodante dell’istituto centrale.

Segnali positivi, invece, dal mercato del lavoro tedesco, con il tasso di disoccupazione destagionalizzato in calo al 5,8%, minimo dal 1990, e il numero di disoccupati ridottosi di 30 mila unità.

Per quanto riguarda il Regno Unito, infine, il Pil definitivo del quarto trimestre 2016 ha riportato una crescita dello 0,7% su base trimestrale e un progresso tendenziale dell’1,9% (lievemente sotto le attese).

Nel frattempo l’UE si è dichiarata disponibile a negoziare un trattato di libero scambio prima di siglare l’accordo finale sulla Brexit, ma ha anche ribadito che nel periodo transitorio tra l’uscita dall’Europa nel 2019 e la finalizzazione dell’accordo la Gran Bretagna dovrà accettare le regole europee, compresi i contributi al bilancio e la supervisione giuridica.

Sul Forex arretra lievemente il dollaro, dopo il rialzo di ieri che ha riportato l’EUR/USD sotto la soglia di 1,07. Al momento il cambio tra moneta unica e biglietto verde si attesta a 1,069 mentre l’USD/JPY è sceso a 111,7.

Tra le materie prime scambi pressoché invariato sul petrolio, dopo il rally delle ultime sedute che ha riportato il Wti sopra quota 50 dollari e il Brent in area 53 dollari al barile. Poco mossi i metalli preziosi, com l’oro in area 1.244 dollari.

Tornando a Piazza Affari, continuano a correre BUZZI (+2,5%), all’indomani dei risultati 2016, e CAMPARI (+2,4%), in scia all’upgrade di Goldman Sachs.

Contrastate le banche, con BANCO BPM (+1,7%) e UNICREDIT (+0,9%) fra le migliori mentre BPER (-1,4%) e MEDIOBANCA (-0,9%) perdono terreno. Per quanto riguarda la banca emiliana, ieri l’Ad Alessandro Vandelli ha fatto il punto su diverse operazioni che il Gruppo sta portando avanti, tra cui la gestione degli npl, gli accordi con UNIPOL (-0,9%) e l’aggregazione di Carife.

In particolare, riguardo al gruppo assicurativo, l’Ad ha negato per l’ennesima volta l’interesse del suo istituto per Unipol Banca, mentre ha confermato i dialoghi sulla possibilità di iniziare una partnership assicurativa per cogliere al meglio le grandi opportunità del mercato.

Deboli i petroliferi dopo i rialzi delle ultime sedute, tra cui ENI (-0,2%) che ha firmato con Eneco l’accordo che prevede la cessione alla seconda del 100% di Eni Gas & Power e della sua controllata Eni Wind Belgium, società che comprende le attività gas&power retail in Belgio.

Ben intonate le utilities, fra cui ITALGAS (+1,2%), TERNA (+1%) e A2A (+0,7%), quest’ultima in attesa del nuovo piano strategico 2017-2021 che verrà presentato lunedì.