Partenza in ribasso per le borse europee, in linea alla mattinata fiacca delle borse asiatiche. Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano scambia sostanzialmente invariato, così come il Dax di Francoforte. Il Cac 40 di Parigi cede lo 0,2%, mentre il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid sono a -0,3 per cento.
Giornata ricca di spunti per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, che ha visto l’indice manifatturiero cinese salire ai massimi degli ultimi cinque anni e una serie di dati sul Giappone, tra cui il calo del tasso di disoccupazione (al 2,8%) e la crescita della produzione industriale a febbraio (+2% m/m, +4,8% a/a).
In Europa, dopo i dati preliminari di marzo sui prezzi al consumo di Francia (coerenti con le attese), sono attesi gli stessi indicatori per Italia ed Eurozona, oltre alla disoccupazione in Germania, ai prezzi alla produzione francesi e italiani di febbraio e al Pil finale del quarto trimestre nel Regno Unito.
Da seguire inoltre il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che dovrebbe illustrare le linee guida delle trattative con il Regno Unito per l’uscita dall’UE.
Negli Stati Uniti verranno diffusi gli indicatori relativi a spesa e redditi delle famiglie a febbraio e l’indice dei direttori agli acquisti di Chicago per il mese di marzo.
Sul Forex, il cambio EUR/USD è tornato in serata sotto la soglia di 1,07 e scambia in mattinata a 1,068. Poco mosso al momento anche il dollaro/yen (a 111,8), dopo essersi riavvicinato a quota 112.
Tra le materie prime il petrolio consolida i guadagni della settimana, con un rimbalzo di circa sei punti percentuali nelle ultime tre sedute. Brent e Wti flettono dello 0,1-0,2%, rispettivamente in area 53 e 50,3 dollari al barile. Il rafforzamento del dollaro pesa sui metalli preziosi, con l’oro in area 1.242 e l’argento a 18,1 dollari l’oncia.
Sul mercato obbligazionario il rendimento del Btp riparte in area 2,3% mentre lo spread con il Bund è sostanzialmente stabile a 197 punti.
A Piazza Affari riparte bene SAIPEM (+0,4%), fra i migliori nell’ultima seduta. In rialzo anche FCA (+0,6%), dopo che Moody’s ha confermato il Corporate Family Rating a ‘Ba3’ e ha migliorato l’outlook a positivo da stabile. Il gruppo ha inoltre rinnovato una linea di credito revolving per 6,25 miliardi con scadenza marzo 2022, mentre secondo il responsabile di Jeep le vendite nel 2017 del brand dovrebbero essere in linea o superiori al 2016.
Ancora positiva in avvio TELECOM ITALIA (+0,5%), in attesa di definire il ruolo di Vivendi, oltre alle utilities TERNA (+0,5%) e ITALGAS (+0,4%).
Tonica anche CAMPARI (+0,7%) dopo che Goldman Sachs ha alzato la raccomandazione a ‘neutral’ da ‘sell’ e Barclays ha alzato il target price a 9,50 euro da 9,20.
Da seguire MEDIASET (-0,2%), in vista della decisione dell’Agcom sul tentativo di mediazione con Vivendi richiesto dal giudice del tribunale di Milano.
Poco mossi in avvio i bancari, ad eccezione di MEDIOBANCA in calo dello 0,8 per cento.
Fuori dal listino principale si riuniscono i cda per l’approvazione dei bilanci di Assiteca (semestre), Clabo, Frendy Energy, Lucisano Media Group, Rosetti Marino e Tech Value.
Infine si segnala la presentazione dei conti 2016 e del piano industriale 2016-2020 di Cassa Depositi e Prestiti.