Gli interventi di razionalizzazione delle attività del gruppo hanno condizionato i risultati consolidati 2016, che riportano un calo del 6,6% a 167,3 milioni dei ricavi consolidati, ma un incremento dell’Ebitda a 17,5 milioni (+15,5%) e dell’Ebit a 3,1 milioni (+60,5%). La gestione chiude con una perdita di 2,5 milioni, a fronte dell’utile netto di 3,7 milioni del 2015, che includeva proventi straordinari per oltre 7 milioni. Indebitamento finanziario netto in calo di 9,8 milioni a 95,7 milioni.
Il CdA della holding del gruppo attivo nei settori editoriale, internet e multimediale, alberghiero ed immobiliare ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2016, il cui confronto con la gestione 2015 risulta condizionato da operazioni straordinarie come l’affitto a terzi dell’attività di stampa commerciale (marzo 2015) e la cessione dell’Hotel Hermitage di Milano (settembre 2015).
A fine 2016 il fatturato consolidato è ammontato a 167,3 milioni, evidenziando un calo del 6,6% rispetto alla gestione precedente. In dettaglio il giro d’affari risente della contrazione dei ricavi editoriali (-2,8%) e della raccolta pubblicitaria (-7,2%), solo parzialmente compensati dai maggiori ricavi alberghieri (+3,4%).
Gli effetti della sopracitata operazione di dismissione immobiliare e del relativo ramo d’azienda erano stati classificati al 31 dicembre 2015 nella voce “Risultato delle attività destinate alla dismissione”, per un totale di 7,1 milioni.
Il contenimento dei costi operativi ha consentito un incremento dell’Ebitda, passato da 15,2 a 17,5 milioni (+15,5%), portando l’Ebit oltre i 3 milioni (+60,5%).
Un risultato assorbito da oneri finanziari netti per 4 milioni che, seppure in calo del 29,5%, hanno determinato il deficit finale di 2,5 milioni. Da rilevare che il 2015 aveva chiuso con un utile di 3,7 milioni, beneficiando degli effetti economici relativi alle dismissioni operate nell’esercizio.
A fine dicembre 2016 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 95,7 milioni, registrando un miglioramento rispetto ai 105,5 milioni di un anno prima. In data 29 marzo 2017 Monrif e la controllata Ega hanno sottoscritto con i principali istituti finanziatori un ulteriore accordo modificativo della “Convenzione” bancaria del 17 marzo 2014, con una previsione di allungamento della stessa ed una riduzione dello spread applicato alle linee finanziarie.
La controllata Poligrafici Editoriale, grazie alle performance gestionali conseguite (vedi “POLIGRAFICI EDITORIALE – TORNA L’UTILE NEL 2016 E IL TITOLO VOLA (+8,2%)”), ha definito un pre‐accordo con gli istituti finanziatori che risolva l’attuale Convenzione e determini la concessione di un finanziamento in pool con una durata di 6 anni ed una maggiore flessibilità gestionale all’interno del gruppo rispetto al precedente accordo.
Poco mosso il titolo Monrif che intorno alle 14:30 scambia a Piazza Affari a 22 centesimi, con un frazionale rialzo dello 0,2% sostanzialmente in linea con il mercato.