Si è chiusa ieri sera alle 20 l’Ipo di Unieuro propedeutica allo sbarco al segmento Star di Borsa Italiana. La catena di elettrodomestici approderà con valori inferiori rispetto a quelli inizialmente prospettati in quanto nell’ultimo giorno del collocamento il prezzo di offerta è stato rivisto a 11 euro per azione, a fronte di una forchetta indicata inizialmente di 13-16,5 euro. La capitalizzazione si esprime così in 220 milioni rispetto ai 320-350 milioni prospettati. Abbassato anche il flottante dal 42,5 al 31,8 per cento.
I soci venditori, ossia il fondo Rhone Capital, il gruppo industriale inglese Dixons e la famiglia Silvestrini, incasseranno complessivamente, non tenendo conto dell’esercizio della greenshoe, 70 milioni contro i circa 120 milioni stimati.
Si segnala inoltre che con l’esercizio della greenshoe da parte delle banche collocatrici (Citi, Credit Suisse e Mediobanca) il flottante salirà al 35%.
A titolo indicativo, il multiplo EV/ EBITDA, calcolato come rapporto tra il valore del prezzo di offerta aumentato della posizione finanziaria netta al 30 novembre 2016, delle passività relative a obbligazioni previdenziali al 30 novembre 2016 (pre-tax), e l’Adjusted Ebitda della Società per l’esercizio chiuso al 29 febbraio 2016. è pari a 4,3x, mentre il P/E implicito, calcolato come rapporto tra il valore del prezzo di offerta e il risultato dell’esercizio adjusted della società per l’esercizio chiuso al 29 febbraio 2016, è pari a 8,6x.
Le azioni saranno negoziate in Borsa a partire dal prossimo 4 aprile.