Banche – Ottava poco mossa (+0,2%), in evidenza Ubi (+3,5%)

Il Ftse Mib termina l’ottava con un guadagno dell’1,5% mentre il comparto bancario si dimostra meno vivace chiudendo appena sopra la parità (+0,2%) e sotto-performando di oltre un punto percentuale l’indice europeo (+1,5%).

Bene Ubi, la migliore tra i titoli del listino principale, che termina la settimana con un progresso del 3,5% portando la performance da inizio anno al 38 per cento. La banca lombarda ha portato a termine la riorganizzazione del Corporate & Investment Banking e del Private Banking, creando due strutture dedicate in cui sono stati fatti confluire le imprese e i clienti precedentemente seguiti dalle ex banche reti.

Bene anche Banco Bpm (+1,6%) che ha avviato la riorganizzazione delle attività nel private banking. Un processo che dovrebbe durare fino a giugno prevedendo per Banca Aletti un ruolo di polo nel settore, con 35 miliardi di asset in gestione, corrispondenti al 10% del mercato.

In fondo al listino si colloca Bper con un rosso del 4,7% il cui Ad Alessandro Vandelli ha fatto il punto della situazione sulle diverse operazioni che la banca emiliana sta portando avanti tra cui la gestione degli npl, gli accordi con Unipol e l’aggregazione di Carife e in attesa del rinnovo del cda.

Tra le Mid Cap spicca Banco Desio con un progresso del 4,9 per cento. Il presidente dell’istituto brianzolo, Agostino Gavazzi, ha affermato che il Gruppo non esclude l’idea di crescere per aggregazioni, sottolineando però che allo stato attuale non c’è nulla di concreto.

Acquisti su Carige (+3,2%) nella settimana in cui i soci hanno deliberato l’azione di responsabilità verso gli ex vertici. Inoltre, l’Ad Guido Bastianini ha confermato che la ricapitalizzazione partirà a cavallo dell’estate.

In controtendenza Creval che chiude con una perdita del 3,2 per cento. La banca valtellinese ha firmato un accordo di cessione di un portafoglio di npl ad un prezzo pari al 44% del valore lordo iscritto a bilancio, pari a 50 milioni.