Nella prima seduta del secondo trimestre 2017 le borse europee mantengono un andamento cauto, focalizzandosi sulla lunga lista di dati macro diffusi in mattinata.
Intorno alle 12:15 il Ftse Mib di Milano scambia in lieve territorio positivo (+0,1%), sostenuto dai report positivi su attività manifatturiera e disoccupazione. Invariati il Ftse 100 di Londra e il Cac 40 di Parigi, mentre il Dax di Francoforte avanza dello 0,4% agevolato dal Pmi ai massimi di sei anni. Arretra invece l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), penalizzato anche dal rallentamento della manifattura a marzo.
Nel dettaglio, il Pmi manifatturiero della Germania ha toccato a marzo quota 58,3 punti, livello massimo dal 2011, quello italiano si è attestato a 55,7 punti (picco dal marzo 2011) e quello dell’Eurozona è salito a 56,2 punti.
Sostanzialmente stabile il dato francese a 53,3 punti, mentre il Pmi del Regno Unito scende a 54,2 punti. Per quanto riguarda l’Italia, il tasso di disoccupazione di febbraio è sceso all’11,5% dall’11,8% di gennaio, mentre nell’Eurozona la percentuale di non occupati si attesta al 9,5%, minimo da quasi 8 anni.
Sul Forex il dollaro resta debole nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,066) e dello yen (USD/JPY a 111,4), in attesa dei dati sul mercato del lavoro in programma venerdì.
Tra le materie prime il petrolio si assesta sulle quotazioni della precedente chiusura, con il Brent a 53,5 dollari e il Wti a 50,7 dollari, mentre l’oro si attesta poco sotto quota 1.250 dollari l’oncia.
A Piazza Affari spicca la performance di BREMBO (+3,3%), che tocca un nuovo massimo a 71,8 euro. Bene anche SAIPEM (+1,9%) e i titoli della moda con FERRAGAMO a +2,2% e MONCLER a +1,8%, quest’ultima agevolata anche dal miglioramento del target price da parte di Kepler (da 20,57 a 23 euro), con giudizio ‘buy’ confermato.
Fra le utilities spicca il rialzo di A2A (+1,8%), che approva oggi i risultati 2016 e il piano strategico 2017-2021, mentre sabato ha firmato una lettera di intenti per lo studio di un percorso di partnership industriale e societaria con Acsm-Agam, Aspem, Aevv, Lario Reti Holding.
Ancora denaro su BUZZI (+0,9%), già fra le migliori nella seduta di venerdì. Il titolo della multinazionale italiana del cemento beneficia anche dell’aumento di target price da parte di Hsbc da 28 a 31 euro, con raccomandazione confermata a ‘buy’.
Sottotono i bancari, con INTESA e UNICREDIT in calo dello 0,7-0,8 per cento. Lievemente positiva, infine, FCA (+0,3%), nonostante la notizia secondo cui il Ministero dei trasporti tedesco ha trovato un nuovo dispositivo di manipolazione delle emissioni nel corso di alcuni test. Le autorità non hanno voluto fornire dettagli, ma invieranno i risultati alla Commissione Europea.