Le borse europee aprono la prima seduta del secondo trimestre poco mosse, in attesa di numerosi dati macro e mentre cresce la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord. Intorno alle 9:15, scambiano in calo il Ftse Mib di Milano (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%), mentre viaggiano in positivo il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Sulla parità infine il Cac 40 di Parigi.
Sul fronte macro, l’agenda odierna prevede in mattinata gli indici Pmi manifatturieri di marzo di Italia, Francia, Germania e dell’Eurozona, oltre al tasso di disoccupazione di febbraio italiano e della zona euro. Nel pomeriggio, in arrivo dagli Usa l’indice dei direttori agli acquisti e l’indice Ism del settore manifatturiero di marzo.
I mercati guardano però anche al vertice tra il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Donald Trump in merito alla minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord, con il miliardario newyorchese che ieri ha dichiarato che gli Usa possono affrontare la questione anche da soli se la Cina non collabora a fare pressioni sul Paese.
Intanto il dollaro avanza leggermente nei confronti di yen (USD/JPY a 111,5) e sterlina (GBP/USD a 1,254), ma arretra nei confronti dell’euro con il cambio EUR/USD tornato a 1,067.
Tra le materie prime, poco mosso il petrolio con il Brent (-0,1%) a 53,5 dollari e il Wti (+0,1%) a 50,6 dollari, mentre l’oro si attesta poco sotto quota 1.250 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,32 per cento.
Tornando a Piazza Affari, ancora in luce BUZZI (+4%) e CAMPARI (+3,2%) dopo essere state le migliori nella seduta di venerdì.
In rialzo le utilities, con ENEL, (+0,8%), ITALGAS (+1,5%), SNAM (+1,2%), TERNA (+1,4%) e A2A (+2,1%). Quest’ultima approva oggi i risultati 2016 e il piano strategico 2017-2021, mentre sabato ha firmato una lettera di intenti per lo studio di un percorso di partnership industriale e societaria con Acsm-Agam, Aspem, Aevv, Lario Reti Holding.
Partenza positiva anche per i bancari ad eccezione di BPER (-1%), con BANCO BPM (+1,8%), INTESA (+0,2%), UBI (+0,6%) e UNICREDIT (+0,2%)
Di venerdì invece la notizia che il Ministero dei trasporti tedesco ha trovato un nuovo dispositivo di manipolazione delle emissioni in un auto FCA (-0,4%) nel corso di alcuni test. Le autorità non hanno voluto fornire dettagli, ma invieranno i risultati alla Commissione Europea.
Scivolano in fondo al listino, infine, MEDIOBANCA (-1,4%), UNIPOL (-1%) e LEONARDO (-1%).