Il Ftse Mib chiude gli ultimi cinque giorni a 20.493 punti, guadagnando l’1,5 per cento. In sottoperformance il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona (+0,4%), che resta più debole anche rispetto al corrispondente indice di comparto europeo (+0,9%). Conferma il trend rialzista il titolo Geox (+3,7%), mentre Moncler (+0,9%) e Cucinelli (-1,3%) aggiornano i massimi dell’anno. Debole Ferragamo (-0,8%).
Ottava positiva a Piazza Affari, dove il Ftse Mib chiude a 20.493 punti in progresso dell’1,5 per cento, sostenuto soprattutto dai comparti utilities (+2,4%), oil&gas (+2,5%) e automotive (+3,3%). Più contenuto il rialzo del comparto in esame (+0,4%), con il lusso nazionale più debole anche rispetto all’Euro Stoxx di riferimento (+0,9%).
Andamento contrastante per le big italiane della moda, con Moncler che continua a scambiare sui massimi delle ultime 52 settimane, chiudendo l’ottava a 20,53 euro (+0,9%). Il titolo della maison del piumino potrebbe aver beneficiato tra l’altro dell’aumento da 20 a 23 euro del target price da parte degli analisti di Hsbc, che hanno confermato il giudizio buy.
Gli esperti di Hsbc hanno leggermente rivisto al rialzo anche il prezzo obiettivo su Ferragamo portandolo da 31 a 32 euro, sempre con raccomandazione buy, ma il titolo è rimasto debole a Piazza Affari attestandosi poco sopra i 28 euro (-0,8%).
Confermato il trend rialzista per il titolo Geox, che ha terminato la settimana a 2,36 euro con un +3,7 per cento. I corsi del gruppo veneto hanno già superato i massimi relativi di settembre 2016 a 2,38/2,40 euro e si preparano ad attaccare 2,52 euro, dove risiede il top relativo del 10 agosto 2016. Da segnalare i notevoli volumi con cui si è rotta la resistenza a testimoniare probabilmente una forza relativa del titolo in grado di portare il movimento a compimento dei target.
In forte recupero anche il titolo Safilo (+3,5%), che da inizio anno resta però ancora depresso del 16,3 per cento. In guadagno Tod’s (+1%), mentre perde terreno Cucinelli (-1,3%), dopo aver toccato ad inizio settimana il nuovo massimo nell’ultimo anno rolling a 2,90 euro.
Prese di profitto su Ovs, che arretra dell’1,7% a 5,82 euro. La società, attiva con i marchi Ovs ed Upim, ha partecipato al Franchise Expo Paris, con l’obiettivo di espandere la propria rete commerciale in Francia.
Tra le small cap sale dell’1,7% il titolo Csp International, dopo la presentazione di conti 2016 in chiaroscuro, con ricavi che tornano a crescere (+2,4%), ma margini in flessione per effetto degli interventi realizzati a sostegno delle vendite.
Ancora molta volatilità sul titolo Stefanel (+16,8%), in scia all’accordo quadro firmato la scorsa settimana con Attestor Capital e Oxy Capital Italia avente come oggetto un’operazione di ristrutturazione dell’indebitamento, rafforzamento patrimoniale e rilancio dell’azienda. Il titolo della società veneta di abbigliamento ha incrementato del 73,2% il proprio valore nell’ultimo mese, dopo essere sceso sotto i 12 centesimi.