Il Ftse Mib chiude in lieve rialzo (+1,5%) l’ottava dal 27 al 31 marzo, caratterizzata da una serie di interventi da parte di esponenti della Federal Reserve, dalla risalita del petrolio oltre 50 dollari al barile e dall’avvio ufficiale delle procedure per la Brexit da parte del governo May.
Sottotono il comparto tecnologico, con il Ftse Italia Tecnologia che ha chiuso la settimana a -2,4% sottoperformando nettamente l’indice settoriale europeo Euro Stoxx Tecnologia (+1,2%).
La big cap Stm termina in ribasso del 3,2%, mentre fra le mid cap Reply guadagna l’1,8%, toccando un nuovo massimo storico a 149,9 euro ed Esprinet chiude invariata. Da segnalare che Go Reply, società del gruppo specializzata in servizi innovativi basati sulla tecnologia Google Cloud, ha ricevuto il Google Cloud 2016 EMEA Partner Award per Google Cloud Platform Customer Success.
Fra le small cap spicca la performance di Exprivia (+6,5%), seguita da Fullsix (+6,4%) e Be (+4,2%). Nuovo massimo storico per SeSa (-0,5%) a 22,4 euro, Tecnoinvestimenti (+2,7%) a 5,5 euro.
Poco mossa Tiscali (-0,4%), dopo che il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso contro l’aggiudicazione, a favore della società sarda, del contratto quadro per i servizi di rete e connettività (SPC) alla pubblica amministrazione, che risolve definitivamente le incertezze circa la legittimità della gara.
Sottotono Eurotech (-1,7%), che ha siglato un accordo con Vintech per stabilire la propria presenza nel mercato indiano e ha comunicato alcune variazioni nella struttura operativa del gruppo.
Debole pure Tas (-2,5%), che al 28 febbraio 2017 ha riportato un indebitamento finanziario netto per 180 mila euro, a fronte di una liquidità netta per 328 mila al 31 gennaio 2016.
Fra le tlc, bene Telecom Italia (+1,1%) che ha beneficiato anche del rialzo di target price (da 1,05 a 1,1) da parte di Macquarie. In settimana il gruppo ha lanciato ufficialmente l’operatore low cost targato Tim, “Kena Mobile”, che dovrebbe arginare l’arrivo di Free Mobile in Italia, mentre sullo sfondo permangono le incertezze legate al socio di riferimento Vivendi e si fa largo l’ipotesi de Puyfontaine, Ceo del gruppo transalpino, alla presidenza del colosso tlc italiano.
Poco mossa Acotel Group (-1,4%), che al 28 febbraio 2017 ha riportato una posizione finanziaria netta consolidata positiva per 7 milioni, sostanzialmente stabile rispetto alla liquidità di 7,1 milioni al 31 gennaio 2017.
In calo del 2,2% Retelit, nonostante la buona performance di venerdì, dopo aver delineato gli obiettivi economico-finanziari per il 2017: un aumento tra il 20% e il 26% del fatturato, una crescita stimata superiore al 45% in termini di Ebitda e poco meno di 90 milioni di investimenti cumulati nel quinquennio 2017-21.
Sul Nyse, Igt ha stretto un accordo di cross-licensing sull’utilizzo di brevetti con Incredible Technologies.