Utility – Gli acquisti su Enel (+2,9% s/s) spingono il settore

Nelle ultime cinque sedute il Ftse Mib ha registrato un rialzo dell’1,5% concludendo la settimana in area 20.500 punti (+6,5% da inizio anno), mentre il Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato il 2,4% (YTD +6,7%) terminando l’ottava sopra i 25mila punti. Positiva anche la performance settimanale del corrispondente indice settoriale europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+3,4%).

Fra le Big Cap gli acquisti si sono concentrati su Enel (+2,9% s/s), che ha iniziato la costruzione in Messico di Amistad, parco eolico con una potenza installata di 200 MW, e di Villanueva con una capacità di 754 MW, il più grande impianto fotovoltaico in costruzione nel continente americano e il più grande di Enel nel mondo. Gli investimenti previsti per questi due progetti sono rispettivamente pari a circa 300 milioni di dollari e 650 milioni di dollari. Negli Stati Uniti, invece, è entrato in esercizio Cimarron Bend, il più grande parco eolico del gruppo Enel a livello globale con una potenza installata di 400 MW e anche il primo di Enel negli USA che genera elettricità per un cliente industriale (Google); la costruzione di questo impianto ha richiesto un investimento complessivo di circa 610 milioni di dollari.

Positiva la performance anche di Snam (+2,3% s/s) e A2A (+1% s/s), quest’ultima con un nuovo massimo da oltre 7 anni a quota 1,42 euro in attesa dei risultati definitivi del 2016 e del Piano Strategico 2017-2021, che verranno presentati oggi, lunedì 3 aprile, intorno alle ore 13. Nel corso della settimana la multi-utility è salita dal 66 al 75% nella piccola bresciana ASVT (Azienda Servizi Valtrompia) per un controvalore di 1,58 milioni e ha sottoscritto con il governo del Montenegro la proroga fino al 30 giugno 2017 dei patti parasociali per la gestione di EPCG. L’opzione put dell’intera quota azionaria di A2A (41,75%) allo Stato del Montenegro per 250 milioni sarà esercitabile dal 1° luglio al 30 settembre 2017.

Tra le società a media capitalizzazione stabile Hera (-0,5%), che entro il 2018 realizzerà un nuovo impianto a S. Agata Bolognese, dove i rifiuti organici saranno soggetti a un processo di biodigestione anaerobica per la produzione di biogas che alimenterà anche mezzi di trasporto; il progetto comporterà un investimento di 30 milioni.

Tra le Small Cap si segnala il +43,7% di ErgyCapital, i cui risultati consolidati 2016 hanno evidenziato una perdita netta quasi dimezzata a 1,42 milioni e un indebitamento finanziario netto sceso a 57,67 milioni.