Mercati – Piazza Affari debole, prese di beneficio su A2A

Prosegue all’insegna della cautela la seduta delle borse europee, che intorno alle 12:00 scambiano in territorio negativo ad eccezione del Ftse 100 di Londra (+0,2%). Milano segna la performance peggiore con il Ftse Mib che arretra dello 0,4%, seguito dal Dax di Francoforte (-0,2%), dall’Ibex 35 di Madrid (-0,15%) e dal Cac 40 di Parigi (-0,14%).

Sul fronte macro, il Pmi costruzioni di marzo del Regno Unito si attesta a 52,2 punti, rispetto ai 52,4 punti del consensus ed ai 52,5 punti della rilevazione precedente.

Per quanto riguarda l’Eurozona, invece, le vendite al dettaglio a febbraio hanno registrato un’accelerazione, segnando un +0,7% (+0,5% il consensus) rispetto al +0,1% di gennaio (dato rivisto al rialzo da -0,1%).

Intanto sul mercato dei cambi recupera terreno lo yen in un clima di crescente avversione al rischio con l’USD/JPY a 110,5 e l’EUR/JPY a 117,7. Moneta unica debole anche nei confronti del dollaro, con l’EUR/USD a 1,065.

Il clima di incertezza agevola anche i metalli preziosi, a partire dall’oro che risale in area 1.260 dollari l’oncia. Sempre tra le materie prime, poco mosso il petrolio con il Brent (-0,2%) a 53 dollari e il Wti (-0,2%) a 50,1 dollari, in un mercato diviso tra le prospettive di una ripresa della domanda in Asia controbilanciate dai timori di un eccesso di offerta dopo la ripresa delle produzione libica, l’ennesimo aumento dell’attività estrattiva in Usa e l’intenzione dell’Iraq di aumentare l’output al termine dell’impegno sui tagli.

Tornando a Piazza Affari, vendite su A2A (-2,5%) dopo i downgrade da ‘buy’ a ‘hold’ di Kepler e da ‘outperform’ a ‘neutral’ di Mediobanca all’indomani della presentazione dei risultati 2016 e del piano strategico 2017-2021. La revisione al ribasso del giudizio dei due broker risente soprattutto dell’ottima performance delle ultime due settimane e quindi del ridotto upside rispetto ai rispettivi target price. Scivolano in fondo al listino anche TELECOM ITALIA (-2,1%), SAIPEM (-1,6%) e GENERALI (-1,8%), sui cui Goldman Sachs ha avviato la copertura con giudizio ‘sell’ e target price a 13,8 euro.

Ancora debole il comparto bancario con BANCO BPM (-0,5%), UBI (-1,4%), UNICREDIT (-1,2%) e INTESA (-0,6%). Quest’ultima ha confermato di voler puntare sul settore assicurativo, siglando un accordo con il broker anglosassone Aon per lo sviluppo del ramo danni. L’intesa mira ad arricchire la propria offerta di polizze particolari, adatte a soluzioni specifiche per la propria clientela.

In calo FCA (-0,8%) dopo i dati deludenti sulle immatricolazioni Usa a marzo, mentre il gruppo continua a sovra-performare il mercato italiano.

In rialzo invece ATLANTIA (+0,7%) con un gruppo finanziario cinese che sarebbe interessato a rilevare il 15% di Autostrade per l’Italia (Aspi), valutando il pacchetto fino a 2,7 miliardi.

Viaggiano in controtendenza infine MONCLER (+1,9%), RECORDATI (+1,3%) CAMPARI (+1%) e FERRARI (+1%).