Safe Bag (Aim) – Risultati positivi e superiori al budget nel 2016

Sopra le attese i risultati 2016 di Safe  Bag approvati dal CdA. Il giro d’affari consolidato cifra in 26,3 milioni (-5%), per effetto della chiusura delle concessioni a marginalità insufficiente. Tornano positivi i principali indicatori economici grazie alla conclusione della riorganizzazione interna. L’Ebitda si attesta a 4,6 milioni (-0,8 milioni nel 2015), mentre l’Ebit si porta a 3,9 milioni, rispetto al rosso di 1,6 milioni del 2015. Il risultato netto finale torna positivo per 2,4 milioni, rispetto a 1,5 milioni di deficit di fine 2015. Migliora l’indebitamento finanziario netto a 0,5 milioni, dai 2,8 milioni del 2015.

Il Consiglio di Amministrazione di Safe Bag, realtà attiva nei servizi di protezione e rintracciamento dei bagagli per i passeggeri aeroportuali, ha approvato il bilancio 2016 che supera il budget comunicato il 10 giugno 2016.

I ricavi consolidati si attestano a 26,3 milioni (-5%) per effetto della riduzione del fatturato derivante dalla chiusura delle concessioni a marginalità insufficiente. A inizio 2016, infatti, sono state chiuse le concessioni di Alghero, Palermo, Bari, Brindisi e Verona, nell’ambito della riorganizzazione interna avviata nell’esercizio precedente. Per contro il gruppo, in marzo, si è aggiudicato la gara per 3 anni, a partire da giugno 2016, dello scalo di Montreal, il secondo più importante del Canada, e ha rinnovato le concessioni di due dei principali scali italiani, quello di Bologna e Venezia. In giugno è stato rinegoziato il contratto di concessione presso l’aeroporto di Miami, con un aggiustamento del minimo garantito e una riduzione delle royalties dal 52% al 35%, per il periodo 2016-2021. Infine, a dicembre è stata rinnovata per 4 anni la concessione presso l’aeroporto di Lione, dove transitano 9 milioni di passeggeri.

Confermata l’ampia diversificazione internazionale del gruppo, con gli Stati Uniti che si confermano primo mercato di riferimento con circa il 41% dei ricavi. La Francia rappresenta il secondo mercato con il 31%, seguita da Italia (11%), Portogallo (9%), Svizzera (6%) e infine Canada (3%).

La conclusione della riorganizzazione interna, che ha riguardato anche la riduzione dei costi del personale e di quelli generali, unitamente alla chiusura degli aeroporti a insufficiente marginalità, è alla base del miglioramento della marginalità operativa. Ebitda ed Ebit  tornano infatti positivi rispettivamente per  4,6 milioni (-0,8 milioni nel 2015) e 3,9 milioni (-1,6 milioni nel 2015). Entrambi hanno superato il budget che indicava un Ebitda di 3 milioni e un Ebit pari a 1,4 milioni.

Torna in utile anche il risultato finale per  2,4 milioni, rispetto a 1,5 milioni di perdita di fine 2015, dopo oneri finanziari netti per 0,3 milioni (0,2 milioni nel 2015) e imposte pari a 0,5 milioni (positive per 0,1  milioni nel 2015).

Il flusso di cassa generato  dall’attività operativa (2,8 milioni) ha consentito il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto a 0,5 milioni, rispetto ai 2,8 milioni di fine 2015, mentre il dato adjusted, inclusivo dei depositi verso banche per il rilascio delle fidejussioni presentate agli aeroporti e di quelli di cassa presso gli scali dove opera la società, risulterebbe positivo per 0,4 milioni.

Il CdA valuterà la formulazione di una proposta di distribuzione di dividendi successivamente all’approvazione del nuovo piano industriale 2017-2020 che sarà presentato a fine maggio 2017.

Alessandro Notari, Ceo di Safe Bag, ha commentato “La riorganizzazione, la rinegoziazione, la rinuncia in alcuni casi, hanno permesso di reagire alle avversità di mercato e di estrarre la marginalità e la cassa adeguata dal portafoglio di fatturato acquisito negli anni. Il turnaround si è concluso”.

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