L’istituto di credito al cui vertice siede Guido Bastianini esaminerà nella riunione del cda dell’11 aprile i chiarimenti da fornire a Bce e Consob sull’operazione di riassetto del Gruppo che prevede un aumento di capitale da 450 milioni e la scissione di un pacchetto di sofferenze pari a 3,35 miliardi.
Andamento positivo a Piazza Affari per Carige, che alle 12:50 registra un incremento dell’1,15% a 0,26 euro, in linea con l’andamento del settore che segna un +1,07 per cento.
La buona intonazione è legata alla speranza che possano sciogliersi i nodi sul futuro del Gruppo, impegnato in un laborioso piano di riassetto che prevede un aumento di capitale da 450 milioni e la scissione di buona parte dei crediti deteriorati che saranno conferiti a una società, i cui titoli saranno assegnati agli attuali azionisti di Carige.
E proprio su queste due operazioni Consob e Bce hanno chiesto chiarimenti che la banca si appresta a fornire. Il documento con le risposte elaborate dal management dell’istituto ligure saranno esaminati nel corso del prossimo cda, in calendario per l’11 aprile.
In particolare, l’attenzione della Bce si focalizzerà sul piano di riduzione degli npl e sulla sostenibilità della ristrutturazione che, oltre all’aumento di capitale da 450 milioni che potrebbe essere lanciato già prima dell’estate, prevede anche la possibilità di ricorrere a operazioni di liability management, ossia di conversione di titoli subordinati.
Le domande della Consob, invece, sono focalizzate soprattutto sull’operazione di scissione che riguarderà 3,35 miliardi di sofferenze, contro i 3,726 miliardi in portafoglio a fine 2016. La cifra di 3,35 miliardi include anche i 950 milioni di sofferenze per le quali era prevista un’operazione di cartolarizzazione, già in avanzata fase di realizzazione, ma che a questo punto non pare venga realizzata prima della scissione.