Seduta flat per la Borsa Italiana con il Ftse Mib che ha evidenziato un +0,1% a 20.257,10 punti, in un clima di cautela in attesa del vertice tra il presidente americano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, in programma in settimana, e del report sul mercato del lavoro statunitense di venerdì.
Giornata in ribasso per il settore Commercio il cui indice ha segnato un -0,8% sottoperformando il corrispondente europeo dello 0,6 per cento.
Tra i titoli del settore presenti nel Ftse Mib si è distinta Campari chiudendo con un +1,4 per cento.
In ribasso invece Ynap (-1,5 %) in scia anche ai risultati deludenti, soprattutto dal lato della marginalità, comunicati dal competitor estero Asos.
Infatti, nonostante nel semestre che si chiuso lo scorso 28 febbraio il retailer online d’abbigliamento britannico abbia riportato ricavi in crescita del 37% a 911,5 milioni di sterline e un utile ante imposte in progresso del 14% a 27,3 milioni, a deludere è stata la marginalità lorda nel retail, che ha evidenziato un calo di 40 punti base al 47% scontando i maggiori investimenti e l’incremento dei costi di consegna.
Tra le Mid Cap ha fatto meglio Marr (+0,6%) mentre tra le Small a riportare la miglior performance è stata Unieuro con un + 4,5% nel primo giorno di quotazione.
Dalla lettura dei dati definitivi dell’Ipo di quest’ultima, rivolta esclusivamente a investitori istituzionali, emerge che sono pervenute richieste per oltre 10 milioni di azioni al prezzo stabilito di 11 euro e sono state assegnate complessivamente 7 milioni di azioni. La capitalizzazione iniziale è di 220 milioni.
Italian Electronics Holding, cui faceva capo il 100% del capitale di Unieuro, ha realizzato un ricavato complessivo da collocamento istituzionale, al netto delle commissioni e senza tener conto dell’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe, pari a 65,4 milioni.