La holding della famiglia Agnelli ha comunicato i risultati relativi al 2016, chiusosi con un utile netto consolidato pari a 588,6 milioni, in calo rispetto ai 744,5 milioni del 2015, che aveva beneficiato di una plusvalenza di 521,3 milioni relativa alla cessione di C&W Group.
Nel dettaglio, gli utili derivanti da partecipazioni valutate a patrimonio netto assommano a 887,7 milioni, in aumento rispetto ai 204,7 milioni del 2015, beneficiando soprattutto del contributo di Fca per 531,1 milioni, nonché del consolidamento per la prima volta del Gruppo di riassicurazione PartnerRe, che ha apportato 167,7 milioni.
Positivi anche i contributi di Ferrari (pari a 93,8 milioni), Cnh (31,5 milioni), The Economist (32,6 milioni) e Juventus Fc (29,2 milioni).
Nel 2016 il Net Asset Value (NAV) del Gruppo ammonta a 14,642 miliardi di dollari, in aumento del 9,6% se confrontato con i 13,355 miliardi di fine 2015.
Il patrimonio netto a fine 2016 si attesta a 11 miliardi, riportando un incremento di 635,6 milioni rispetto all’ammontare di fine 2015.
Peggiora il saldo della posizione finanziaria netta, che evidenzia un indebitamento di 3,4 miliardi rispetto a liquidità pari a 1,3 miliardi di fine 2015, in relazione al costo sostenuto per l’acquisto di PartnerRe pari a 5,4 miliardi.
Il board ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario di 0,35 euro, invariato rispetto all’anno precedente, per complessivi 82,1 milioni. Lo stacco della cedola è fissato per il 19 giugno, mentre la record date e il pagamento nei due giorni successivi.