Azimut – Successo di adesioni per il riacquisto del bond

La società guidata da Sergio Alberelli ha ottenuto il 99% di adesioni al riacquisto del bond subordinato 2,125% convertibile 2020. L’Early purchase price è stato fissato a 110,783 euro ogni 100.000 euro di obbligazioni in linea capitale, mentre il Late purchase price sarà di 109,783 euro.

Ampio successo per l’offerta di riacquisto del bond subordinato 2,125% convertibile 2020 lanciata da Azimut Holding. L’operazione, annunciata il 4 aprile, è stata chiusa come stabilito alle 17:45 del 5 aprile con l’adesione del 99% dei possessori delle obbligazioni, per un valore nominale aggregato pari a oltre 248 milioni.

L’Early purchase price è stato fissato a 110,783 euro ogni 100.000 euro di obbligazioni in linea capitale, mentre il Late purchase price sarà di 109,783 euro ogni 100.000 euro di obbligazioni in linea capitale.

Azimut rileva che le condizioni minime di accettazione risultano soddisfatte e pertanto intende acquistare tutte le obbligazioni che hanno aderito, a patto che l’assemblea degli obbligazionisti convocata per il giorno 8 maggio dia il via libera al cambiamento del regolamento per consentire la possibilità di riacquisto dei titoli da parte dell’emittente e il loro rimborso anticipato (la cosiddetta procedura di consent solicitation).

La società sottolinea come sarà ritenuto che gli obbligazionisti che abbiano presentato valide schede di adesione abbiano automaticamente espresso il proprio impegno a dare istruzioni per votare a favore della delibera straordinaria nell’ambito della procedura di consent solicitation.

Qualora tali condizioni siano soddisfatte, il 12 maggio 2017 verrà corrisposto il prezzo di acquisto applicabile unitamente all’interesse maturato.

“Siamo molto soddisfatti per la positiva conclusione di quest’ultima operazione che chiude un processo per l’ottimizzazione della struttura del capitale del Gruppo avviato l’anno scorso a seguito dell’uscita dalla CRD IV”, commenta Sergio Albarelli, Ceo di Azimut, “L’ampio successo e il forte interesse registrato per il recente prestito obbligazionario aveva già confermato la solida posizione creditizia di cui godiamo, il risultato di oggi dimostra che abbiamo saputo combinare al meglio le condizioni dell’offerta così da evitare diluizioni future, risparmiare interessi pagati e tornare ad avere flessibilità su circa il 7,6% di azioni proprie che erano vincolate dal convertibile. L’offerta di oggi ha visto aderire oltre 40 investitori istituzionali per una quota di riacquisto vicina al 100 per cento. La tipologia di investitori include long only e hedge funds, prevalentemente da Francia, Uk, Germania e Italia.”

Intanto a Piazza Affari le azioni della società di risparmio gestito segnano un calo dell’1,52% a 16,82, facendo leggermente meglio dell’indica settoriale che evidenzia una diminuzione del 2,19 per cento.