Carige ha fornito una prima risposta alla Bce in merito alle osservazioni effettuate dall’istituto di controllo di Francoforte in seguito all’ispezione effettuata nell’arco di tempo compreso tra il 7 marzo e il 29 luglio 2016. Il controllo aveva riguardato una serie di posizioni corrispondenti a circa il 20% dei prestiti del Gruppo.
La prima bozza di osservazioni redatta dagli ispettori del team che fa capo all’istituzione guidata da Danièle Nouy aveva evidenziato la necessità di maggiori rettifiche su crediti per 348 milioni e alcune carenze strutturali di organizzazione della funzione di gestione del credito. La bozza, peraltro, era arrivata poco dopo l’insediamento del nuovo vertice che ha recepito in fase di redazione del bilancio 2016 molti dei rilievi sollevati, tranne alcuni su ben precise posizioni per ragioni specifiche.
Nonostante ciò, la Bce il 6 marzo 2017 ha inviato a Carige una lettera ufficiale che ricalcava quanto anticipato dalla bozza e richiedeva una risposta entro un mese. Nella missiva inviata ieri i vertici dell’istituto hanno sottolineato le azioni intraprese, sia sulle coperture sia a livello di organizzazione. Cambiamenti che troveranno attuazione nel corso di tutto il 2017. Carige sottolinea inoltre la diversa situazione dell’istituto, soprattutto sotto il profilo della liquidità, rispetto alla fotografia effettuata dall’ispezione.
A Piazza Affari le azioni dell’istituto genovese segnano un calo dello 0,30% a 0,26 euro, contro una contrazione dell’indice di settore dello 0,57 per cento.