Dopo una mattinata in rosso le borse europee invertono la rotta e chiudono la seduta in positivo, ad eccezione del Ftse 100 di Londra (-0,4%), anche grazie al buon andamento di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni con un +0,2% a 20.297 punti. Bene anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).
Dopo la sorpresa affiorata ieri dai verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui è emerso che diversi membri considerano il mercato azionario sopravvalutato e che la banca centrale inizierà a ridurre il bilancio da 4,5 miliardi di dollari nel corso dell’anno, in mattinata sono arrivate le parole di Mario Draghi.
Il presidente della Bce ha escluso l’ipotesi di abbandonare l’attuale politica monetaria ultra espansiva, poiché non sussistono le condizioni sufficienti per modificare le valutazioni sulle prospettive di inflazione.
Dichiarazioni che hanno portato in mattinata il cambio euro/dollaro in area 1,063, salvo poi risalire a 1,065. In rialzo l’USD/JPY che recupera quota 111 dopo i dati positivi sul mercato del lavoro americano, con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione diminuite più delle attese, alla vigilia del report sui non farm payroll di marzo.
Tra le materie prime, riprende a salire il petrolio dopo che l’aumento delle scorte Usa mostrato dai dati settimanali pubblicati ieri dall’Eia avevano messo sotto pressione le quotazioni. Il Brent (+0,6%) sale a 54,7 dollari e il Wti (+0,8%) a 51,6 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, sostanzialmente stabile lo spread Bund-Btp in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,26 per cento.
Tornando a Piazza Affari, bene in particolare LEONARDO (+1.8%) con la Gendarmeria argentina che ha ordinato un elicottero intermedio leggero Agusta Westland AW169 a sostegno delle operazioni di pubblica sicurezza e pattugliamento delle frontiere, espandendo la presenza del Gruppo nel settore governativo del Paese.
Bene FERRAGAMO (+2,5%), ITALGAS (+2%) e CNH (+1,9%). Tra i bancari, UNICREDIT (+0,2%) ha chiuso con successo l’emissione di bond senior unsecured per complessivi 2 miliardi di dollari, con cedola semestrale al 3,75% per la scadenza aprile 2022 e 4,635% per la scadenza aprile 2027. In rialzo BPER (+1,2%), INTESA (+0,6%) e UBI (+1,5%).
Parziali prese di profitto su AZIMUT (-1,5%) dopo il rally di ieri, mentre la raccolta netta di marzo si è attestata a 994 milioni spingendo il totale del primo trimestre a 2,2 miliardi e registrando un incremento del 28% rispetto al pari periodo 2016.
Debole EXOR (-0,8%) che all’indomani dei conti 2016 ha incassato il downgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘reduce’. Scivolano in fondo al listino, infine, BUZZI (-1,3%), MEDIASET (-1,2%) e GENERALI (-1%).