Prosegue in rosso la seduta delle borse europee, con il Ftse Mib di Milano che intorno alle 12:00 segna un -0,6% a 20.133 punti. Deboli anche il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%), mentre oscilla sulla parità l’Ibex 35 di Madrid.
In una giornata priva di appuntamenti macro significativi, i mercati restano in attesa dell’incontro di oggi tra il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Donald Trump, in cui i due leader parleranno dei rapporti commerciali tra i due Paesi e della minaccia della Corea del Nord.
In rimonta l’euro/dollaro a 1,066 dopo che in mattinata le parole di Mario Draghi avevano spinto al ribasso il cambio fino in area 1,063. Il numero uno della Bce ha infatti escluso l’ipotesi di abbandonare l’attuale politica monetaria ultra accomodante, dato che non vede prove sufficienti per alterare materialmente le valutazioni sulle prospettive di inflazione.
Sostanzialmente stabile, invece, l’USD/JPY a 110,8 dopo che il report della Fed di ieri, in cui è emerso che diversi membri del Fomc ritengono opportuno cominciare ad alleggerire il bilancio della banca centrale, aveva indebolito il biglietto verde.
Tra le materie prime, poco mosso il petrolio dopo l’aumento delle scorte Usa mostrato ieri dall’Eia, con il Brent (+0,2%) a 54,5 dollari e il Wti (+0,1%) a 51,2 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Bund-Btp si attesta in area 202 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,28 per cento.
Tornando a Piazza Affari, prese di profitto su AZIMUT (-2,2%) dopo il balzo di ieri. La società guidata da Sergio Albarelli ha fatto il pieno di adesioni, il 99% dei possessori delle obbligazioni, per l’offerta di riacquisto del bond subordinato 2,125% convertibile 2020 annunciata il 4 aprile e chiusa come stabilito lo scorso 5 aprile, per un valore nominale pari a oltre 248 milioni.
In calo anche EXOR (-2,8%), che all’indomani dei conti 2016 ha incassato il downgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘reduce’, e i petroliferi SAIPEM (-1,8%) e TENARIS (-1,2%). Deboli i bancari con BPER (-1,3%), BANCO BPM (-1,6%), INTESA (-0,4%), UBI (-0,8%) e UNICREDIT (-0,9%).
Sotto la parità TELECOM ITALIA (-0,2%) con Vivendi che ha notificato alla Commissione Europea che dopo l’assemblea di maggio potrebbe avere il controllo di Tim, mentre Pier Silvio Berlusconi ha dichiarato che non ci sono trattative tra MEDIASET (-0,7%) e il colosso francese sul contenzioso tra le due società in merito allo stop nell’operazione Premium.
In controtendenza, infine, A2A (+0,5%), CNH (+0,7%) ed FCA (+0,8%).