Il Ftse Mib chiude flat anche per effetto della giornata poco mossa del comparto bancario (+0,2%).
Sulla stessa falsariga si muovono i servizi finanziari, che terminano con un frazionale rialzo dello 0,3% ma facendo comunque meglio dell’indice europeo (-0,2%).
La palma di migliore di giornata spetta ad Azimut con un rialzo del 4,5% con la società che ha comunicato di aspettarsi per il primo trimestre 2017 ricavi compresi tra i 198 e i 215 milioni e un utile netto tra 57 e 67 milioni, in netta crescita rispetto al pari periodo 2016.
Inoltre, il Gruppo guidato da Sergio Albarelli ha lanciato un buy back del proprio bond subordinato convertibile 2,125% con scadenza 2020 pari a 250 milioni.
Termina sopra la parità anche Mediolanum (+0,4%) che ha finalizzato la cessione del suo 50% in Banca Esperia a Mediobanca.
Ennio Doris, presidente della banca milanese, ha dichiarato che gli obiettivi per il 2017 sono quelli di confermare un dividendo unitario di 0,40 euro e superare la raccolta record dei fondi di 4,7 miliardi del 2015 grazie al contributo dei Pir.
Exor, invece, termina con calo dell’1,2% nel giorno in cui il board ha approvato i conti del 2016, chiusosi con utili da partecipazioni pari a 887,7 milioni e un utile netto di 588,6 milioni.