I dati dell’esercizio 2016 del gruppo appaiono influenzati dall’incorporazione della società Grother avvenuta con effetto 1° ottobre 2016. Considerando un perimetro di consolidamento omogeneo, il confronto dei dati pro-forma dell’esercizio 2016 con quelli pro-forma del 2015 evidenzia un giro d’affari pari a 97 milioni (+12,8%), un Ebitda adjusted pari a 11,6 milioni (+10%) ed un utile netto di 4,6 milioni (+5,6%). Il Board proporrà una cedola ridotta da 0,1275 a 0,075 euro.
La società attiva nei settori dell’e-commerce, dell’advertising e della comunicazione online ha presentato i conti dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 53,9 milioni, in crescita del 62% rispetto alla gestione precedente.
Nel confronto dei dati degli ultimi due esercizi è opportuno considerare che nel mese di ottobre 2016 si è conclusa l’operazione di fusione per incorporazione di Grother, holding di Triboo Digitale (insieme alle altre controllate “Gruppo Triboo Digitale”) in Triboo, aggiungendo alle attività relative all’advertising quelle dell’e-commerce.
Pertanto i dati patrimoniali, economici e finanziari sono il risultato del consolidamento per l’intero anno 2016 di Triboo e relative controllate e, a partire dal 1° ottobre 2016, delle società Triboo Digitale, Bootique e E-site (le società del Gruppo Triboo Digitale).
Nonostante la forte crescita dei ricavi il gruppo registra una minore marginalità operativa con l’Ebitda adjusted che sale del 30% a 8,58 milioni, ma riduce la propria incidenza sul giro d’affari dal 19,8% al 15,9 per cento.
Di riflesso l’utile netto è passato da 2,9 a 3,6 milioni (+23%), con un net margin del 6,7% in diminuzione di 220 punti base rispetto all’8,9% del 2015.
La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2016 è positiva per 5,3 milioni, in diminuzione rispetto ai 9,4 milioni di un anno prima.
Ipotizzando che la suddetta fusione sia avvenuta ad inizio 2016 e comparando i dati pro-forma con un pari perimetro per il 2015, si rileva che il fatturato consolidato sarebbe pari a 97 milioni (+12,8%), l’Ebitda adjusted a 11,6 milioni (+10,3%), mentre l’utile netto sarebbe passato da 4,3 a 4,6 milioni (+5,6%). Margini sostanzialmente invariati con un Ros pari al 7% ed un Net Margin del 4,7 per cento.
Il Board proporrà la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,075 euro (in calo rispetto alla cedola di 0,1275 euro pagata sul 2015), per complessivi 2,2 milioni circa.
Taglio di cedola probabilmente non apprezzata dal mercato, che dopo la presentazione dei suddetti risultati ha avviato le vendite sul titolo Triboo. Intorno alle 16:00 l’azione passa di mano a 3,4 euro in ribasso dell’13,2% con volumi pari a 97 mila pezzi (rispetto alla media degli ultimi tre mesi di 28 mila pezzi). Ricordiamo che il CdA ha già deliberato il passaggio al mercato principale entro luglio 2017.