Snam – TAP: stop provvisorio, ma lavori da concludersi entro il 30 aprile

Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha accolto l’istanza cautelare della Regione Puglia contro i provvedimenti del Ministero dell’Ambiente. Nel dettaglio, il TAR ha sospeso provvisoriamente l’efficacia della nota che il Dicastero aveva già mandato il 27 marzo alla Regione con l’autorizzazione all’espianto degli ulivi nell’area di approdo del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) nel comune di Melendugno (LE).

Il fermo dei lavori sarà solo per una decina di giorni, fino al 19 aprile, quando i giudici si riuniranno nuovamente per deliberare in merito. Entro tale data il TAR ha dichiarato che le modalità di realizzazione dell’opera “debbono ritenersi definitivamente approvate” e che l’espianto e reimpianto dei 211 ulivi dovrà concludersi entro il 30 aprile. Un termine perentorio per la sopravvivenza dei 168 ulivi già espiantati.

Ricordiamo che il Ministero dell’Ambiente ha verificato che il TAP è compatibile con l’ambiente e ha detto che i 211 ulivi lungo il percorso del tubo possono essere traslocati, a patto che poi vengano ripiantatati al loro posto, già lo scorso 25 ottobre; una delibera ribadita più volte fino allo scorso 17 marzo.

Il 26 marzo il prefetto di Lecce, su richiesta della Regione Puglia, ha però richiesto ulteriori chiarimenti al Ministero, il quale il giorno dopo ha dato l’ennesima riconferma, sostenuta anche dal contestuale via libera del Consiglio di Stato e poi della Corte Costituzionale il 5 aprile.

Si rammenta che a regime il TAP trasporterà annualmente 8 miliardi di metri cubi di gas proveniente dal Mar Caspio, passando per Grecia, Albania e Mar Adriatico, fino all’Italia. Snam si sta occupando dello sviluppo di questo gasdotto in Italia con un investimento stimato di circa 100 milioni entro il 2018 e di 1,5-1,7 miliardi nel biennio 2019-2020.