Il Ftse Mib termina la settimana con un ribasso dello 0,9% anche a causa delle vendite sul comparto bancario, che chiudono con un rosso dell’1,5% e in linea con l’indice europeo (-1,3%).
La migliore di settimana è stata Intesa che riesce a chiudere appena sotto la parità (-0,2%). L’istituto guidato da Carlo Messina ha siglato un accordo con il broker inglese Aon nel ramo danni, mirante ad arricchire la propria offerta di polizze adatte a soluzioni specifiche.
Inoltre, la banca ha avviato la procedura di dismissione di un pacchetto di 1,35 miliardi di npl riferiti al settore immobiliare, che sarà ceduto ad un apposito veicolo di cui la banca rimarrà azionista.
Mediobanca chiude con un -1,7 per cento. L’istituto di piazzetta Cuccia ha finalizzato l’acquisto del 50% di Banca Esperia posseduto da Mediolanum.
Vendite anche su Unicredit (-2,4%) anche se in settimana in cui ha collocato con successo un bond senior unsecured in dollari per complessivi 2 miliardi, che ha ottenuto richieste tre volte l’offerta.
Cede il 3,4% anche Banco Bpm che entro la prossima settimana dovrebbe ricevere le proposte non vincolanti per la cessione di un pacchetto di npl da 750 milioni.
Tra le Small Cap in evidenza Banco Desio con un balzo dell’8% e i cui azionisti hanno approvato il dividendo unitario di 0,0846 euro per le azioni ordinarie e di 0,1016 per quelle di risparmio.