I dati diffusionali Ads stimati dagli editori, riferiti al mese di febbraio 2017 per i quotidiani ed i settimanali ed al mese di gennaio per i mensili, riportano ancora difficoltà praticamente per la maggior parte delle testate. I dati risultano ancora penalizzati dalla mancanza delle copie digitali multiple, per le quali Ads ha recentemente approvato il nuovo regolamento, che sarà in vigore da maggio 2017. Un’assenza che penalizza soprattutto il quotidiano Il Sole 24 Ore (-51%), al centro anche di accertamenti da parte della Procura di Milano. Prosegue il trend di crescita del settimanale L’Espresso (+77%), mentre il gruppo Cairo Communication contiene il calo del progressivo riferito al primo bimestre dell’anno nel due per cento, grazie anche al lancio di nuove testate.
Secondo i dati pubblicati da Ads (Accertamenti Diffusione Stampa), relativi al mese di febbraio per quanto riguarda i quotidiani e settimanali ed al mese di gennaio per i mensili, proseguono le difficoltà nella diffusione cartacea e digitale di pressoché tutte le testate.
Si ricorda che dal mese di aprile 2016 i dati diffusionali vengono rilasciati senza la rilevazione delle copie digitali multiple, per la certificazione delle quali il CdA di Ads ha approvato il nuovo regolamento. Le nuove regole entreranno in vigore da maggio 2017 “per consentire agli operatori del settore gli opportuni adeguamenti dei propri sistemi informativi”.
Il Sole 24 Ore è il quotidiano più penalizzato dalla mancata rilevazione delle copie digitali multiple, con il dato diffusionale relativo al mese di febbraio in calo del 51% rispetto allo stesso mese del 2016, quando il totale di 390.465 includeva 112.094 copie digitali multiple.
Nella valutazione delle copie digitali multiple del quotidiano finanziario controllato da Confindustria è opportuno considerare che la Procura di Milano sta indagando sull’operato dei vertici del giornale, per l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali, proprio in merito al numero di copie digitali multiple indicate dalla società. Le indagini ruotano in particolare intorno alle 109.500 copie digitali multiple dichiarate dal Sole 24 Ore nel marzo 2016, numero che secondo l’ipotesi accusatoria sarebbe “fittizio”.
Per quanto riguarda le altre testate, Il Corriere della Sera mantiene salda la prima posizione con oltre 313 mila copie diffuse nel mese di febbraio 2017, seguito da La Repubblica con 237 mila copie circa.
Anche per le periodicità settimanali e mensili valgono le considerazioni sopra esposte in riferimento alle copie digitali multiple. Tra i settimanali venduti in febbraio si rileva ancora la forte crescita de L’Espresso, che con oltre 280 mila copie diffuse, porta il progressivo del primo bimestre dell’anno in corso vicino alle 563 mila copie, con un aumento del 78% rispetto al corrispondente periodo del 2016.
Contenuto nel 3% il calo del numero di copie diffuse per i settimanali di Cairo Communication, che beneficia anche del lancio di nuovi periodici, mentre per le testate facenti capo a Mondadori il calo nel mese considerato è del 10% circa.
In aumento dell’1% le copie diffuse della testata “Oggi”, unico settimanale ancora edito da Rcs.
Avvio di anno in negativo anche per i mensili, che risentono tra l’altro della mancata rilevazione dei dati di alcune testate. In dettaglio il gruppo Mondadori riporta un calo del 7 per cento e Cairo Editore del 6 per cento.