Moda – Lusso in ordine sparso, in affanno Luxottica (-1,7%)

Negli ultimi cinque giorni il Ftse Mib scende a 20.300 punti con un calo dello 0,9 per cento, mentre il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona riesce a restare sopra la parità (+0,2%), seppure con una performance inferiore rispetto a quella del corrispondente indice di comparto europeo (+1,2%). Nel lusso prevalgono gli acquisti su Moncler (+4,1%), Cucinelli (+1,8%) e Ferragamo (+0,5%), mentre cedono alle vendite Tod’s (-5,2%) e Luxottica (-1,7%). Nuovo spunto rialzista per Geox (+0,9%).

Ottava con il segno meno per Piazza Affari, con il Ftse Mib che chiude gli ultimi cinque giorni a 20.300 punti, con una variazione negativa dello 0,9 per cento. Poco mosso il comparto in esame che supera i 74 mila punti con un leggero rialzo dello 0,2 per cento, lontano dal +1,2% registrato dell’Euro Stoxx di riferimento.

Lusso nazionale in ordine sparso. Continua la corsa il titolo Moncler (+4,1%), che beneficia anche dell’incremento da 22 a 23 euro del target price da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno confermato il buy sul titolo.

Settimana sull’ottovolante per Ferragamo, che alla fine riesce a restare sopra i 28 euro, mezzo punto percentuale in più rispetto al prezzo di chiusura di cinque giorni prima.

Arretra invece dell’1,7% il titolo Luxottica, dopo che Equita Sim ha ridotto il peso nel suo portafoglio principale di 50 punti base alla luce dei segnali di cautela sulle prospettive di breve dei consumi americani e del confronto più difficile per la società nella prima parte dell’anno (rating buy e prezzo obiettivo di 57 euro invariati).

Revisione di valutazione da parte di Equita Sim anche sul titolo Tod’s, che si attesta a 69,50 euro (-5,2%). Gli esperti, dopo aver limato le stime sul fatturato e sulla redditività per il 2017, consigliano ora di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, considerando anche il rialzo segnato dalle quotazioni negli ultimi sei mesi. Alzato tuttavia da 60 a 62,5 euro il target price.

Ben impostati Cucinelli (+1,8%) e Ovs (+2,6%), mentre cede alle vendite Safilo (-2,7%). La società veneta dell’occhialeria ha inaugurato negli ultimi giorni una nuova linea produttiva della componentistica in metallo nello stabilimento di Longarone. A margine dell’inaugurazione l’Ad, Luisa Delgado, ha sottolineato l’importanza di riportare in Italia gran parte della produzione, stimando di chiudere il 2017 con oltre il 41% della produzione realizzata negli stabilimenti nazionali.

Nuovo spunto rialzista per Geox, che riporta un progresso dello 0,9% a 2,38 euro. Le quotazioni sono state sostenute anche della promozione da parte degli analisti di Exane Bnp Paribas, che hanno inserito il titolo Geox nel paniere dei top quattro da comprare, con target price a 2,70 euro (aumentato rispetto al precedente 2,50 euro). Ricordiamo che il titolo nell’ultimo mese ha segnato un progresso superiore al 20 per cento.

Tra le small cap, brilla il titolo Csp International (+4,1%), dopo la presentazione dei conti 2016 che hanno visto i ricavi del gruppo tornare a crescere, consentendo anche il recupero di quote di mercato nei segmenti della calzetteria e dell’abbigliamento intimo.

Scende invece a 21 centesimi il titolo Stefanel (-6%), dopo che la società ha reso noto che l’indebitamento finanziario netto consolidato a fine febbraio era pari a 88,4 milioni, in peggioramento rispetto agli 85,2 milioni di fine dicembre scorso. Il Tribunale di Treviso ha autorizzato la società a contrarre un finanziamento prededucibile per un importo complessivo di 10 milioni, con concessione in pegno delle azioni detenute da Stefanel nella controllata Interfashion.