Nelle ultime cinque sedute il Ftse Mib ha registrato una flessione dello 0,9% chiudendo a 20.300 punti. Sostanzialmente stabile in area 25.200 punti, invece, il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,2% s/s) e poco posso anche il corrispondente indice settoriale della zona Euro (+0,1% s/s).
Tra le Big Cap flebili le quotazioni di Enel (-0,3%) nella settimana in cui ha annunciato l’inizio della costruzione in Messico dell’impianto fotovoltaico Don José da 238 MW e dell’accordo di fornitura elettrica (PPA) della durata di 25 anni con ZESCO, l’utility statale dello Zambia, relativo alla produzione dell’impianto fotovoltaico Ngonye (34 MW), con cui il gruppo Enel ha fatto il suo ingresso nel mercato delle rinnovabili del paese africano.
Dopo aver aggiornato i massimi, le azioni A2A hanno poi lasciato sul terreno il 2,9% nonostante gli ottimi risultati definitivi del 2016, con Ebitda a 1,23 miliardi (+17,5% rispetto al 2015), Ebit più che raddoppiato a 456 milioni, utile netto ordinario di gruppo pari a 377 milioni (+35,6%), dividendo pari a 4,92 c€/azione (+20%), debito netto a 3,14 miliardi (+8,2%). Interessanti e prudenziali i target del Piano Strategico 2017-2021: Ebitda consolidato in crescita fino a 1,38 miliardi passando per 1,12-1,15 miliardi nel 2017; utile netto ordinario di gruppo in aumento a 470 milioni nel 2021 da circa 300 milioni stimati per il 2017; confermata la politica dei dividendi, con un obiettivo al 2019 di 7,5 c€/azione; debito netto al 31 dicembre 2021 in riduzione a 2,5 miliardi da 3-3,1 miliardi attesi per fine 2017; previsti investimenti complessivi pari a circa 2,75 miliardi nel quinquennio 2017-2021.
Fra le Mid Cap in rialzo dell’1,9% Acea nella settimana in cui è stata presentata dal Comune di Roma, azionista di controllo con il 51% del capitale, la lista per il rinnovo del CdA. La Capitale ha proposto 8 membri, con presidente Luca Alfredo Lanzalone e amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma, attuale direttore della business unit Reti e Calore di A2A.
Bene Hera (+1,4%), che settimana scorsa ha perfezionato l’acquisizione del primo 40% dell’azienda trevigiana Aliplast per 35,4 mln. Un ulteriore 40% verrà acquisito entro marzo 2018 e il restante 20% entro giugno 2022. Gli attuali vertici sono stati inoltre riconfermati nella lista di maggioranza presentata dal sindacato composto dai 118 soci pubblici, che controllano il 51,3% del capitale.
Nel segmento delle Small Cap K.R. Energy ha registrato un balzo del 7% dopo l’annuncio dell’ormai prossima cessione del 50,1% di Kre Idro e del deconsolidamento di Rotalenergia.