Oggi il cda dell’istituto presieduto da Giuseppe Tesauro esaminerà i dettagli dell’aumento di capitale da 450 milioni che la banca punta a varare prima dell’estate, per il quale deve essere definito il consorzio di garanzia. Previsto anche un aggiornamento sull’operazione di scorporo da 2,4 miliardi di npl.
Si riunirà oggi pomeriggio alle 15 il cda di Banca Carige che sarà chiamato ad esaminare le modalità dell’aumento di capitale e la definizione del consorzio di garanzia, nonché gli sviluppi del piano di scorporo del portafoglio da 2,4 miliardi di sofferenze della banca.
Per quanto riguarda la ricapitalizzazione, che sarà varata anche a prescindere dalla realizzazione dell’operazione di scissione degli npl, l’ammontare sarà di 450 milioni e dovrebbe avvenire a cavallo dell’estate, presumibilmente prima del mese di luglio. Il cda dovrà quindi definire a breve il consorzio di garanzia e stabilire i contorni dell’operazione nell’ambito della quale l’istituto aveva comunicato che sono allo studio iniziative di liability management exercise, per le quali si sta valutando, la possibilità di convertire in azioni (o altri strumenti di capitale di rischio) strumenti T1 e T2 (perpetui e/o subordinati) emessi dalla banca, con modalità e in misura da definire.
Altro argomento che sarà all’ordine del giorno del cda è l’operazione di scissione del portafoglio da 2,4 miliardi di sofferenze che saranno conferite a un veicolo finanziario, le cui quote saranno assegnate agli attuali azionisti di Carige, e nel quale è previsto l’ingresso di uno o più operatori specializzati.
Sulla base di queste notizie ieri Fitch ha emesso una nota sul rating dei titoli della banca confermando il ‘B-‘ per il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) sulla base di Rating Watch Negative (RWN) e abbassando il Viability Rating (VR) a ‘cc’ da ‘b-‘, ritenendo che il piano di scorporo degli npl e il necessario aumento di capitale presentino un elevato grado di rischio di esecuzione.
La nota di Fitch di ieri non ha avuto effetti sul titolo che ha archiviato la seduta con un incremento dello 0,9%, mentre nella seduta odierna evidenziano alle 11:50 un calo dello 0,69% a 0,26 euro, facendo leggermente meglio del settore il cui indice lascia sul terreno l’1,34 per cento.
Quelli all’esame del cda sono argomenti piuttosto importanti e complessi sui quali anche le autorità di controllo, Consob e Bce, si attendono aggiornamenti, per cui è probabile che il cda di oggi decida di riunirsi una seconda volta prima della riunione prevista per il 9 maggio per l’approvazione dei conti trimestrali.