Banca Mediolanum – Bankitalia chiede a Fininvest di limare la quota al 9,99%

Bankitalia ha dato 18 mesi a Fininvest per cedere la quota eccedente il 9,99% nella società di asset management. La decisione ricalca la richiesta da parte della Bce del 25 ottobre 2016, che si era opposta alla possibilità per la holding della famiglia Berlusconi di continuare a detenere una partecipazione in Banca Mediolanum superiore a tale limite. Fininvest ha annunciato che presenterà ricorso contro tale pronunciamento.

La Banca d’Italia ha comunicato a Fininvest che deve procedere alla dismissione della quota eccedente il 9,99% della propria partecipazione in Banca Mediolanum entro il termine di diciotto mesi a decorrere dalla data di comunicazione del provvedimento avvenuta ieri.

A renderlo noto è la stessa holding della famiglia Berlusconi che, secondo i dati Consob, detiene il 30% del capitale della banca.

Il provvedimento di Bankitalia segue la decisione del 25 ottobre scorso da parte della Banca Centrale Europea, che si era opposta alla possibilità per la stessa Fininvest di continuare a detenere una partecipazione in Banca Mediolanum eccedente il 9,99 per cento.

Il comunicato evidenzia che nello stesso provvedimento Banca d’Italia precisa che, nelle more della cessione delle azioni, restano sospesi i diritti di voto inerenti la partecipazione eccedente la soglia del 9,99% del capitale di Banca Mediolanum, e richiede anche l’astensione di Fininvest dalla partecipazione a sindacati azionari o patti.

Fininvest presenterà ricorso contro questo provvedimento, precisando che lo stesso è stato emanato in pendenza del giudizio di impugnazione della decisione della Bce, proposto dinanzi al Tribunale dell’Unione Europea e in pendenza dei giudizi di impugnazione di tutti gli atti compiuti dalla Banca d’Italia, nell’ambito del procedimento che ha portato alla decisione dell’autorità di Francoforte proposti dinanzi al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato per quanto di rispettiva competenza.

Attualmente Fininvest e Fin.Prog. Italia, la holding di Ennio Doris, sono legate da un patto di sindacato, rinnovato il 14 settembre 2016. L’accordo unisce il 51% delle azioni di Banca Mediolanum e fa capo per il 25,5% a Fininvest e per il restante 25,5% alla famiglia Doris. Il patto prevede obblighi di preventiva consultazione per l’esercizio dei diritti di voto, limiti al trasferimento delle azioni al fine di garantire la stabilità dell’assetto azionario e unità di indirizzo gestionale.

Nel frattempo a Piazza Affari alle ore 9:45 le azioni della banca specializzata nell’asset management sono sostanzialmente flat (+0,07% a 6,88 euro), sostanzialmente in linea con l’andamento dell’indice di settore Ftse Italia Servizi Finanziari che segna un +0,27 per cento.