Tenaris – Titolo in rialzo (+1,8%) dopo dazi Usa a operatori Coreani

Buone notizie per Tenaris dal Dipartimento del Commercio Usa che ha deciso di imporre dei dazi anti-dumping sui tubi d’acciaio per le trivellazioni provenienti dalla Corea del Sud. Più in particolare le attenzioni americane si sono concentrate su alcuni operatori del Paese asiatico.

Gli Usa infatti hanno fissato dazi del 24,9% sull’import di tubi Octg di Nexteel, del 2,76% su Seah Steel e del 13,8% su Hyundai Steel e altri produttori coreani.

Ricordiamo che la decisione sui dazi non è arrivata inaspettata ed era già attesa dallo scorso anno con scadenza ad aprile 2017.

Commento

La notizia è ovviamente positiva per Tenaris che, con i competitors coreani in difficoltà, potrebbe ottenere ulteriori quote di mercato in un Paese dove il gruppo fattura oltre il 30% delle sales, con una posizione di leadership. Va sottolineato però che la notizia dei dazi all’import coreano in realtà era già attesa quindi non rappresenta una news.

Ricordiamo invece che proprio Tenaris ha recentemente alzato le stime sulla domanda globale e in particolare quella nel Nord America. Qui infatti la domanda dovrebbe crescere a 5,2 milioni di tonnellate, vs i 2,2 milioni del 2016 (+136% a/a). Impulso ovviamente legato alla forte ripresa delle attività soprattutto in Usa, mentre il Canada nelle ultime settimane ha mostrato un calo nel conteggio dei rigs.

Come si evince dal grafico allegato gli analisti da inizio anno hanno cominciato ad alzare le stime sull’Eps, soprattutto a partire dal 2018, portando così ad un abbassamento del P/E a 30 volte gli utili. Valore che comunque rimane alto. Il P/E 2017 è ancora oltre le 70 volte a testimoniare che la normalizzazione dei multipli è ancora molto lontana.

 

Fonte: Bloomberg