Aim – Seduta debole. Attenzione su Industrial Stars of Italy 2

Ieri le borse europee hanno chiuso un’altra seduta debole, condizionate anche dall’andamento opaco di Wall Street. Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un calo dello 0,5% poco sopra quota 20 mila punti, appesantito soprattutto dalle vendite sui bancari. Male anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%), mentre chiudono poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi. Il Ftse Aim Italia ha segnato un calo dello 0,4%, sottoperformando il London Ftse Aim 100 (+0,4%) e il London Ftse Aim All Share (+0,3%). In calo il volume medio degli scambi, che si è attestato a 2.801.507 titoli trattati, un livello al sotto dei volumi registrati nelle sedute fino a 3 mesi precedenti.

Nella sessione di ieri attenzione su Industrial Stars of Italy 2, che ha scambiato 110.000 azioni segnando un rialzo del 4,1%. Si segnala che lunedì scorso Sit Group, gruppo padovano di componentistica per gas, ha presentato il suo progetto di business combination (integrazione) con Industrial Stars of Italy 2, Spac quotata all’Aim dal maggio 2016. L’operazione permetterà a Sit di sbarcare sull’Aim verso l’estate, in vista di un passaggio all’Mta gia’ fissato nella prima metà del 2018. Industrial Stars of Italy 2 è la seconda Spac promossa dall’ex presidente di Interpump Giovanni Cavallini e dal fondatore di Oaklins Arietti Attilio Arietti, dopo la fusione della prima Industrial Stars of Italy con il gruppo Lu-ve nel 2015. La società-veicolo aveva raccolto 50,5 milioni da investitori italiani ed esteri nell’offerta finalizzata all’Ipo del 2016. L’aggregazione con Sit Group crea un gruppo con capitalizzazione di mercato teorica di 225,8 milioni, di cui 52,9 milioni da Industrial 2 e 172,4 milioni da Sit Group.  Il prossimo 4 e 5 maggio le assemblee si esprimeranno sul via libera all’accordo.

Scambi vivaci su Ki Group, che ha segnato un lieve calo dello 0,1% con 28.600 titoli trattati. Ieri il Cda della società KI Group, realtà attiva nella distribuzione all’ingrosso, produzione e vendita al dettaglio di prodotti biologici e naturali, ha approvato il bilancio del 2016, che riporta ricavi consolidati pari a 52,9 milioni, in calo del 5,6% rispetto al 2015. Diversamente sono aumentati i margini operativi, con l’Ebitda in progresso del 20,7%  a 2,2 milioni e l’Ebit quasi triplicato a 1,6 milioni. Dinamiche che si sono riflesse sul risultato netto che è passato da un deficit di 0,9 milioni a un utile di 0,5 milioni.

Ancora una seduta positiva per Energica Motor Company (+1,2% con 15.500 pezzi passati di mano), in scia alla comunicazione di martedì scorso del perfezionamento di un nuovo accordo commerciale che le consente di aggiungere il mercato francese al proprio network di vendita.