Il CdA di Ambienthesis ha approvato i risultati 2016 che evidenziano un deciso miglioramento dei ricavi e della redditività operativa rispetto al 2015, che assume maggior rilievo se depurata da elementi non ricorrenti che hanno interessato entrambe i periodi, pari a 6,6 milioni nel 2016 e circa 10 milioni nel 2015.
Nel 2016 il gruppo, attivo nel settore del trattamento e smaltimento rifiuti industriali e delle bonifiche ambientali, ha consuntivato ricavi saliti del 41,3% a 77,4 milioni. Una dinamica attribuibile al positivo andamento del business smaltimento, trasporto e stoccaggio rifiuti (+12% a 42,5 milioni), ma soprattutto dell’ottima performance del business bonifiche ambientali, i cui ricavi sono passati da 13,4 milioni del 2015 a 31,7 milioni dell’esercizio in esame.
Allo sviluppo del volume d’affari ha fatto poi seguito la minore incidenza dei costi operativi, aumentati in valore assoluto del 38,5% a 75,8 milioni, consentendo il balzo dell’Ebitda a 1,6 milioni, rispetto ai 58 mila di fine 2015. Entrambi gli esercizi recepiscono oneri non ricorrenti pari a 3,7 milioni nel 2016 e a circa 0,9 milioni nel 2015, al netto dei quali l’Ebitda adjusted risulterebbe rispettivamente pari a 5,3 milioni e a 0,9 milioni.
Un andamento che beneficia inoltre delle misure di efficientamento poste in essere che hanno iniziato a produrre i primi frutti.
L’Ebit, seppure ancora negativo segna un deciso miglioramento a 2 milioni dai 9 milioni di fine 2015, spesati ammortamenti e svalutazioni per 3,6 milioni (9 milioni nel 2015). Al netto di oneri non ricorrenti, l’Ebit adjusted registra un utile di 2,5 milioni, rispetto ai 2,8 milioni di perdita del 2015.
Analogo il discorso per la bottom line, dove la perdita di competenza passa da 13,4 milioni del 2015 a 1,7 milioni dell’esercizio in esame. Al netto di componenti non ricorrenti, il risultato finale segnerebbe un utile di 4,8 milioni, rispetto ai 3,4 milioni di perdita del 2015.
Sul fronte patrimoniale si evidenzia il sensibile miglioramento della posizione finanziaria netta passata da 8,7 milioni di indebitamento a 0,8 milioni di liquidità.
Nell’anno l’acquisizione di nuovi contratti a commessa è stata complessivamente pari a 26,7 milioni, rispetto ai 5,9 milioni di fine 2015. Il portafoglio ordini a fine 2016 relativo alle sole attività a commessa ammontava a circa 54 milioni, di cui 48 milioni nel comparto delle bonifiche ambientali e 6 milioni in quello della costruzione di impianti.