L’assemblea dei soci della casa editrice romana ha approvato il bilancio dell’esercizio 2016 caratterizzato da un calo dei ricavi a 152,3 milioni (-6,6%), che unitamente ad oneri non strutturali sul personale ha portato in negativo per 1,9 milioni l’Ebitda, facendo chiudere la gestione operativa con un deficit di 10,9 milioni (+83,7% rispetto alla perdita di 6 milioni del 2015). Il risultato finale negativo per 62,4 milioni (vs. perdita 2015 di 20 milioni), risente altresì di svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per complessivi 45,4 milioni. Disponibilità finanziarie nette in aumento a 134,3 milioni (vedi “CALTAGIRONE EDITORE – SVALUTAZIONI E RIORGANIZZAZIONE PESANO SUL DEFICIT 2016”).
Su proposta del CdA non è stato deliberato alcun dividendo per l’esercizio 2016.
In seguito alla scomparsa del consigliere Gaetano Caltagirone ed alle dimissioni del consigliere Giampiero Nattino per motivi di età, i soci hanno altresì deliberato di ridurre da 10 a 9 il numero dei consiglieri e nominato, per il periodo mancante alla conclusione del mandato triennale in corso, ovvero fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, Antonio Catricalà, quale consigliere di amministrazione.
L’Assemblea ha infine conferito al Board l’autorizzazione per l’acquisto e la vendita di azioni proprie per un massimo di n. 3,75 milioni, che potrà essere esercitata per un periodo di 18 mesi e prevede un esborso massimo pari a 5 milioni compreso il costo delle azioni già acquistate.