Si è chiuso un anno molto difficile per la società attiva nelle rinnovabili, i cui risultati consolidati sono in crescita solo a livello di ricavi. A fronte di una variazione dell’area di consolidamento, con KRE Idro, Kresco e Rotalenergia, la capacità installata netta è passata dai 2,8 MW del 2015 ai 24 MW del 2016 e la generazione netta è aumentata da 43.552 a 62.353 MWh.
Alla luce di questi fattori, nel 2016 i ricavi netti consolidati del gruppo K.R. Energy si sono attestati a 9,04 milioni, in aumento del 49,4% rispetto al 2015 soprattutto grazie al settore idroelettrico, il cui fatturato è quasi raddoppiato a 3,84 milioni. L’idroelettrico ha infatti beneficiato di fattori climatici più favorevoli rispetto al 2015, cui si è aggiunto il contributo di una nuova centrale acquisita in Trentino Alto Adige.
Nel 2016 il margine operativo lordo del gruppo è negativo per 291mila euro, in peggioramento rispetto ai -120mila euro del 2015. Il dato risente del balzo dei costi operativi del 51,2% su base annua a 9,33 milioni, di cui circa 3,7 milioni sono accantonamenti a fondi rischi iscritti a seguito dei test di impairment alle Cash Generating Unit idroelettrico e mini eolico e della cessione del 49,9% di Kre Idro.
Nel dettaglio, analizzando le attività per singolo settore, si segnala che il positivo e crescente contributo del fotovoltaico (+12,2% su base annua) e della cogenerazione (più che quadruplicato a 0,7 milioni) è stato completamente assorbito dal calo dei margini dell’idroelettrico (-77,5%), dell’eolico e, soprattutto dai -1,55 milioni della holding. In particolare, il settore idroelettrico ha risentito del fermo di un impianto dal mese di novembre 2016 e quello del mini eolico dei costi sostenuti per la gestione di iter autorizzativi in precedenza capitalizzati.
A fronte di maggiori ammortamenti e svalutazioni, complessivamente raddoppiati a quota 7,52 milioni, il risultato operativo netto al 31 dicembre 2016 è negativo per 7,81 milioni e si confronta col rosso di 3,81 milioni registrato nel 2015. Le svalutazioni sono state iscritte a seguito dell’esecuzione dei test di impairment alle voci avviamenti e attività non correnti immateriali.
Il gruppo ha chiuso il 2016 con una perdita netta più che raddoppiata a 8,25 milioni. Il Consiglio di Amministrazione di K.R. Energy ha preso atto che la perdita della capogruppo al 31 dicembre 2016 risulta essere pari a 10,38 milioni che, sommata alle perdite a nuovo, evidenzia una perdita comprensiva di riserve negative di patrimonio netto pari a 38,57 milioni. Alla luce di questo risultato, il patrimonio netto di K.R. Energy S.p.A. al 31 dicembre 2016 è pari a 20,28 milioni e tale situazione ha determinato la fattispecie prevista dall’articolo 2446 del Codice Civile (riduzione del capitale per perdite per oltre un terzo).
Sempre sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è aumentato del 27,7% su base annua attestandosi a 31,74 milioni. Il dato riflette la variazione dell’area di consolidamento e i finanziamenti accesi nei diversi settori di attività per sostenere gli oltre 6 milioni di investimenti realizzati dal gruppo.