Previsto un avvio debole per le borse europee dopo la chiusura in calo di Wall Street ieri sera, con Trump che in un’intervista al Wall Street Journal ha dichiarato che il dollaro sta diventando troppo forte e che preferirebbe che la Fed mantenesse bassi i tassi di interesse.
La flessione del dollaro, con il conseguente apprezzamento dello yen (USD/JPY in area 109) penalizza anche Tokyo in mattinata, con il Nikkey che lascia sul terreno lo 0,7 per cento.
Resistono invece le piazze cinesi grazie all’intervento della banca centrale, che inietta nel sistema finanziario settanta miliardi di yuan ed apprezza la moneta dello 0,45% rispetto al biglietto verde, il maggior incremento dalla metà di gennaio.
Sul fronte macro l’inflazione tedesca a marzo ha segnato un +0,2% su base mensile e un +1,6% su base annua, dati entrambi in linea alle attese. In arrivo in mattinata anche l’indice dei prezzi al consumo di marzo in Francia e in Italia, mentre nel pomeriggio usciranno in Usa le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, oltre ai dati sui prezzi alla produzione di marzo (attesi in calo) e sull’indice di fiducia delle famiglie di aprile stilato dall’Università del Michigan.
Per quanto riguarda l’azionario italiano, attenzione ai bancari dopo la debolezza di ieri, mentre nel pomeriggio sono attese le trimestrali di alcuni grandi istituti americani, come Jp Morgan, Wells Fargo e Citigroup.
Oggi è prevista inoltre l’assemblea di bilancio e per il rinnovo del cda di ENI, mentre fuori dal paniere la principale attenzione è su SALINI IMPREGILO, che si è aggiudicata un contratto da 300 milioni di dollari in Arabia Saudita.
Occhi anche su DE’LONGHI che ha raggiunto un accordo per l’ingresso nel mercato del caffè professionale grazie all’acquisizione del 40% del gruppo svizzero Eversys, attivo nel settore premium delle macchine per il caffè, con l’opzione sul restante 60 per cento.