A margine dell’assemblea degli azionisti tenutasi ieri 12 aprile, il numero uno della multinazionale milanese Valerio Battista ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni su diversi temi caldi: M&A, andamento 2017 e futuro mandato di Ad del gruppo.
Come dichiarato da Battista la politica di crescita per vie esterne proseguirà, e aggiungiamo noi, non può che essere così in un settore maturo e per un colosso come Prysmian che possiede la leadership di mercato in quasi tutti gli ambiti in cui opera. L’Ad ha infatti specificato che “ci sono cose concrete sul tavolo, ci sono anche delle offerte under discussion. Tuttavia, al momento abbiamo dato un prezzo che non è piaciuto e ci hanno detto no”. Non fa riferimento alla società target il manager ma specifica che l’obiettivo potrebbe essere una società di medie-grandi dimensioni. L’Asia potrebbe essere una delle aree geografiche favorite come terra di conquiste. Il manager però ha specificato che l’acquisizione non deve essere cara poiché altrimenti non sarebbe accreativa di valore ma lo distruggerebbe.
Il 2017 dovrebbe essere un anno molto positivo secondo Battista, trainato ancora una volta dal High Voltage e Telecom. Esplicative in tal senso le parole del top manager: “ci sono le possibilità per ottenere risultati migliori dell’anno passato anche se è prematuro parlarne prima dei risultati del primo trimestre. Va bene la divisione Telecom poiché la domanda è fortissima e teoricamente non abbiamo capacità sufficiente”. E prosegue il numero uno del gruppo “anche sui cavi per l’energia, il problema è simile. I progetti li stiamo prendendo, ma poi li dovremo realizzare e questo è limitato dalla capacità produttiva disponibile. Noi possiamo fare un massimo di 1-1,2 miliardi di progetti in un mercato che vale 2,5 miliardi”.
Infine Valerio Battista ha anche ribadito che intende restare alla guida della società anche per il prossimo mandato e quindi al rinnovo del cda del prossimo anno dovrebbe essere ancora lui il candidato Amministratore delegato.
Commento
La notizia relativa alla volontà del gruppo di procedere ad operazioni di M&A non costituisce una novità; Prysmian vanta un ottimo track record circa la capacità di generare sinergie importanti con le società acquisite. Strategia piuttosto obbligatoria per una leader di mercato.
Ricordiamo che di 18 analisti riportati da Bloomberg, 14 sono buy, 4 sono hold e nessuno si esprime negativamente con un giudizio di vendere. Il target price medio è 26,98 euro con un upside potenziale del 7,7 per cento.
Gli analisti mediamente si attendono una crescita delle vendite del 4,8% nel 2017 a 7,9 miliardi e del 3,3% nel 2018. L’Ebitda adjusted è atteso in rialzo del 6,6% a 758 milioni e del 6,3% a 806 milioni. L’indebitamento finanziario netto dovrebbe calare a 449 milioni quest’anno e a 225 milioni il prossimo anno, dai 537 di quest’anno.